Regia di Stefano Pistolini vedi scheda film
Finestre rotte è il titolo di una delle canzoni più recenti di De Gregori, noto cantautore romano. Stefano Pistolini, giornalista e scrittore, si improvvisa regista e, nel dimenticare l'origine volutamente sociologica del titolo della canzone, la usa come metafora per raccontare l'osservazione "da dentro" del musicista. A parte qualche tentativo di esegesi su alcune canzoni, il documentario non aggiunge nulla al sapere di già conosce e ama De Gregori. Al contrario, irrita l'approssimazione di tutta l'operazione: non solo perché il dvd è uscito in negozio con un difetto tecnico che ha costretto la casa distributrice a ritirarlo quando ormai gli acquirenti avevano gettato via lo scontrino (la RAI ci ha messo una pezza offrendolo gratuitamente sul suo sito web), ma anche perché si percepisce fin troppo la mano amatoriale del progetto, che finisce col restituire un prodotto a dir poco abborracciato: suono sporco, una parte delle interviste girate sul ciglio di un'autostrada, tra folate di vento e passaggio di auto, montaggio senza criterio (impossibile decifrare un filo conduttore, se non nel breve tratto in cui si fa riferimento alle influenze della canzone popolare, con testimonianza di Giovanna Marini e Ambrogio Sparagna) e fastidiosa voce off del regista stesso. Un'operazione che difficilmente riuscirebbe ad avvicinare il neofita all'autore di canzoni come Rimmel, Generale e La donna cannone, ma che ha il suo punto di forza proprio nel repertorio del protagonista.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta