Regia di Enrico Masi vedi scheda film
Nel prologo su una barca, il documentario internazionale dell’italianissimo Masi snocciola la sua tesi: «Tutto ciò che riguarda le Olimpiadi è un’enorme menzogna». L’Olimpiade in questione è Londra 2012, ancora tutta da vivere al momento della realizzazione. L’attacco del regista è promettente, nonostante non scopra certo l’acqua calda affermando che i Giochi sono una macchina mangiasoldi, il Comitato Olimpico Internazionale si pone al di sopra delle nazioni ospitanti fino ad annullarle, l’operazione di riqualifica del quartiere di Stratford è stata subordinata alla creazione del centro commerciale Westfield, ribattezzato Golden Temple. Peccato, però, che i momenti di reale interesse si limitino alla denuncia flash della mancata bonifica del sito olimpico, con conseguenti rischi di tossicità. Il resto è un continuo rideclinare la formuletta del “si stava meglio quando si stava peggio”, come se Londra 2012 fosse l’apice di questa dinamica di investimento (ci siamo già dimenticati del nostro Italia ‘90, alibi per appalti fantasma, autostrade mai costruite, tangenti a pioggia?) e come se costruire un centro commerciale non fosse la pratica più percorsa (e conveniente) in casi di grandi eventi. Tra inquadrature suggestive (ma poco pertinenti) e imperfezioni tecniche in alcuni stacchi sonori, The Golden Temple è innocuo nel suo ribadire l’ovvio e fumoso nel sostenere la tesi. Peccato, perché Masi filma davvero bene.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta