Nel 1999 Fabio ed Enzo hanno appena dodici anni mentre Adele e Silvana ne hanno quattordici. Vivono a Napoli e, intervistati per un programma televisivo, mostrano il loro disincanto nei confronti dei miglioramenti che lo scorrere del tempo può apportare alla città e alle loro stesse esistenze. Tredici anni dopo ormai adulti, i quattro ragazzi possono tracciare un bilancio sui cambiamenti della città, raccontare le difficoltà della loro crescita e fare un confronto con la loro vita passata.
Note
Le cose belle racconta di ragazzi e ragazze che non si arrendono, nonostante la disillusione. Ieri guardavano alla “copertura delle buche” come a un successo di tutti, oggi alla speranza spicciola di chi forse tira a campare, per cui le cose belle sono più quelle sognate di quelle vissute. Ma attenzione: nessun vittimismo da queste parti, meglio un pragmatismo mai domo che della città sa cogliere gli aspetti speciali e il disincanto. Le cose belle è prodotto da tre donne, Donatella Botti, Antonella Di Nocera, Donatella Francucci, e diretto da due uomini, Agostino Ferrente e Giovanni Piperno. Non perdiamoli di vista.
Agostino Ferrente e Giovanni Piperno sono due documentaristi italiani che hanno al loro attivo alcune opere girate separatamente: L’orchestra di piazza Vittorio (per la regia di Ferrente), Il pezzo mancante (per la regia di Piperno).
Diressero insieme, invece, per conto di RAITRE, a Napoli nel 1999 "Intervista a mia madre", di cui questo documentario costituisce in qualche misura il seguito.
I due registi, per quel loro primo lavoro, si erano serviti delle storie di quattro ragazzi giovanissimi: Fabio, Enzo, Adele e Silvana, abitanti delle periferie partenopee, pieni di sogni e di speranze per il futuro: avevano,… leggi tutto
Diressero insieme, invece, per conto di RAITRE, a Napoli nel 1999 "Intervista a mia madre", di cui questo documentario costituisce in qualche misura il seguito.
I due registi, per quel loro primo lavoro, si erano serviti delle storie di quattro ragazzi giovanissimi: Fabio, Enzo, Adele e Silvana, abitanti delle periferie partenopee, pieni di sogni e di speranze per il futuro: avevano,…
Le cose belle è una piccola magia. Un documentario senza retorica, come ce ne sono pochi, dove l'amore dei registi per i protagonisti li rappresenta ma non li censura, e dove il cambiamento, la semplicità, il niente-e-tutto della vita che scorre si svela nella sua verità. È un film semplice, che inevitabilmente però rimarrà nella testa di chi lo guarda,…
Quattro ragazzini tra i 12 e i 14 anni raccontano il loro quotidiano, le loro speranze per il futuro e i loro timori in una Napoli che non offre loro moltissime chances. Siamo nel 1999 e dopo 13 anni, i ragazzini ormai divenuti adulti, vengono di nuovo invitati a raccontarsi e a fare il punto sulla loro situazione.
Interessante il lavoro di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno su un tema che…
Erano 4 ragazzini di Napoli come tanti, 4 ragazzini di ovunque come tanti, con i loro sogni e, forse, le prime avvisaglie dei problemi, che i problemi si sa ci sono sempre, ma a 14 anni tendenzialmente ti appaiono come lo sfondo delle cose che sul palco provi ancora a far recitare soltanto la gioia e la spensieratezza. E' il 1999, quell'anno così mistico con quella paura di tutti…
Nel 1999 Agostino Ferrente e Francesco Piperno girarono per conto di Rai Tre un documentario che aveva per protagonisti alcuni adolescenti: si intitolava Intervista a mia madre. Due ragazzi e due ragazze raccontavano i loro sogni, le loro aspirazioni, i loro desideri: il ragazzino che accompagna il padre nella "posteggia", cantando presso i ristoranti il repertorio del canzoniere napoletano…
Se confrontiamo il programma delle uscite di questa settimana con quello di una qualsiasi settimana di qualche anno fa ci accorgiamo che in fondo qualcosa è cambiato. I distributori hanno forse capito che alla…
Napule è mille culure, cerchiamo di capire quali. La bellezza di Napoli è come quella di Marsiglia: non si può fotografare, solo condividere. E a condividerla prova un notevole film intitolato Le cose belle, che speriamo abbia la distribuzione e il successo meritati. Apparentemente, un documentario. Poi i due autori manipolano materiali di un lontano passato (1999: reperti di un precedente…
Dopo la Settimana della Critica, Venezia 2012 svela anche i titoli delle Giornate degli Autori. Per l'Italia, unici titoli italiani in concorso sono Acciaio… segue
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Commenti (2) vedi tutti
Agostino Ferrente e Giovanni Piperno sono due documentaristi italiani che hanno al loro attivo alcune opere girate separatamente: L’orchestra di piazza Vittorio (per la regia di Ferrente), Il pezzo mancante (per la regia di Piperno).
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commento di Personae15