Regia di Tokuzô Tanaka vedi scheda film
Tredicesimo capitolo della saga sullo spadaccino cieco Zatoichi, diretto dallo specialista del genere Tokuto Tanaka scomparso nel 2007. Malgrado una storia un po' improvvisata ma ben sviluppata e delle scene d'azione spettacolari per l'epoca, il film mostra una certa ripetitività coi precedenti episodi e poteva essere realizzato meglio in certe parti. Non mancano però diversi momenti molto appassionanti che ne valgono la visione se si apprezza il cinema sui samurai. Zatoichi incontra casualmente un uomo morente aggredito da una banda della yakuza, costui gli consegna un sacco contenente del denaro pregandolo di consegnarlo a Taichi. Zatoichi prende la somma ma ignora chi sia questo Taichi, fino a quando non incontra in un villaggio un ragazzino con quel nome. Questo si rivela infatti essere il figlio dell'uomo che stava tirando gli ultimi, ma il villaggio in cui vive è caduto vittima di un potente boss che ha reso in stato di schiavitù tutti i suoi abitanti. Zatoichi decide così di combattere contro la banda del boss, temendo però di diventare l'idolo del ragazzino a causa della sua eccezzionale abilità con la spada. Nel frattempo giunge al villaggio anche un abile samurai, che è stato pagato per eliminare Zatoichi... Il livello è quello solito della saga, ripetendo all'incirca quello che si era già visto nelle passate 12 puntate. Gli scontri di spada restano comunque sempre numerosi e ben realizzati e Shintaro Katsu era proprio il volto ideale per questo personaggio. Il finale è il pezzo forte del film, dove vengono mostrare le idee più riuscute. Il combattimento sul ponte con Zatoichi che elimina i suoi nemici mentre altri cerano di distrarlo col suono dei tamburi è eccezzionale, anche il duello finale tra il protagonista e il samurai in riva al lago risulta parecchio avvincente. Consigliato a chi gradisce la lunghissima saga, anche se non si colloca tra i suoi titoli migliori
Ottima
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