Regia di Kathryn Bigelow vedi scheda film
Ottimo film d'azione, ben diretto e dal ritmo sostenuto. Da vedere assolutamente.
"Devi sentire l'onda, assecondare la sua energia, sintonizzarti e poi lasciarti andare".
(Bodhi / Patrik Swayze)
Pilastro del moderno cinema d'azione, Point Break è stato lodato in tutto il mondo.
Ha lasciato il segno, tanto da "meritarsi" un remake uscito giusto pochi mesi fa.
E così, dopo molti anni, mi sono deciso di rivederlo.
Lo avevo apprezzatto allora, e anche ora devo dire che ha confermato il suo fascino intatto, quasi l'ha aumentato.
Keanu Reeves, nel 1991 giovanissimo attore emergente, è Johnny Utah, un debuttante agente dell'FBI che deve dare la caccia a una organizzatissima banda di rapinatori di banche, i cosiddetti "ex Presidenti" (dato che in ogni rapina ognuno indossa una maschera di quelli che erano gli ultimi quattro Presidenti degli Stati Uniti, ovvero Reagan, Carter, Nixon, Johnson). Si intuisce in poco tempo che questi quattro malviventi, in grado di "ripulire" una banca in soli 90 secondi, sono collegati al mondo del surf. L'agente Johnny si dovrà infiltrare negli ambienti legati a tale sport, imparando a praticarlo e al contempo, come obiettivo principale, assicurare i rapinatori alla giustizia.
Diciamo che la sceneggiatura, come molto spesso accade nei film d'azione, non è proprio il punto forte del film, soprattutto per quanto riguarda i dialoghi (a volte un po' banali...).
Anche la recitazione degli attori, seppur passabile, non è delle più memorabili.
Ma in fondo, cosa conta tutto questo di fronte allo spettacolo di azione pura che si scatena di fronte ai nostri occhi, intrattenimento pazzesco, con scenari fantastici e adrenalina a livelli massimi?
Io credo che conti poco.
Non siamo in un film d'autore dove la sceneggiatura è tutto.
Se si guarda l'obiettivo del film, ovvero garantire lo spettacolo, si può dire che è stato raggiunto pienamente e con lode, e i difetti – che non posso però certamente essere trascurati – passano in secondo piano.
I primi minuti del film (possiamo dire i primi 20) convincono poco: il ritmo è lentino, e in generale il film sembra un video-documentario sulle tecniche del surf.
Insomma, Point Break (termine tecnico del surf) ci mette un po' a ingranare, ma la parte rimanente è semplicemente una perfetta macchina da guerra, con uno straordinario susseguirsi di scene che catturano l'attenzione dello spettatore fino agli ultimi secondi.
Il finale del film è ben pensato e ben costruito.
Gran parte del merito di un tale successo va sicuramente alla bravissima regista Kathryn Bigelow, autore anche del pluripremiato The Hurt Locker (Oscar al miglior film 2010), nonchè ex moglie dell'ancor più bravo regista James Cameron: ha sicuramente una buona mano e una grande abilità dietro la macchina da presa, in particolare nelle scene d'azione.
Concludendo, Point Break è un ottimo film d'azione e, allargando il campo, anche un buon film.
Un must per i fan di questo genere, dovrebbe essere visto da tutti.
Abbandonate i panni del critico, e lasciatevi traportare.
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