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Point Break. Punto di rottura

Regia di Kathryn Bigelow vedi scheda film

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GIMON 82

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La recensione su Point Break. Punto di rottura

di GIMON 82
8 stelle

E' l'istinto,l'essenza dell'anima a guidare "Point Break",è un punto di rottura che travalica distintivi,ruoli e confini.Si sente e percepisce in tutto cio' la scrittura metodica di James Cameron,s'intravede una regia corposa,fulgida nel rappresentare un confronto che è poi un rispecchiarsi in se stessi.

Johnny e Bodhi,l'uno zelante e impomatato agente F.B.I.,l'altro un "selvaggio moderno",istintivo e passionale nell'apparenza quanto introspettivo nel relazionarsi col mondo.

Una serie di rapine "chirurgiche" effettuate da una banda mascherata da presidenti americani fa si che queste due esistenze apparentemente agli antipodi s'incontrino,si leghino,per poi infine scontrarsi all'unisono,specchiandosi nella logica d'una sopravvivenza che qui raggiunge il parossismo.

Kathryn Bigelow dimostra mestiere,talento e abilita',supportata dalla produzione lungimirante dell'allora marito James Cameron.Effettivamente "Point Break" porta con se gli stilemi d'un cinema Hollywoodiano supportato dal gergo "iconico" dei protagonisti,la Bigelow plasma vicende e paesaggi tagliati su misura sui due attori,lo straordinario Swayze e l'ottimo Keanu Reeves.

Sono loro che guidano i fili d'un film intrecciato di "surf movie",avventura,azione ed emozione.E' magnifica l'amalgama di queste componenti,essenziali e pragmatiche,coincise e riflessive nei dialoghi o monologhi del bronzeo Bodhi.

Bodhi come Bodhisattva,divinita' indiana che letteralmente significa "essere illuminato",Swaize rappresenta in cio' lo "sguardo" ,la percezione d'un mondo ovattato di rigidita' e automizzazione,dove gli uomini camminano nelle autostrade racchiusi in "bare di metallo".Il Surf rappresenta dunque una sorta di religione,un "modus vivendi" che rompe schemi e flussi rigidi,Bodhi ritrova nell'azione e nell'adrenalina quel soffio vitale che il mondo moderno coi suoi canoni ha cancellato.

Al contrario Johnny Utah è "l'automa",l'essere racchiuso dentro la legge,obbediente a dogmi e schemi,che ritrova nel "criminale" Bodhi un guru,che attraverso il surf riesce a cambiarne lo sguardo e la percezione dell'esistenza stessa.

 

E' emblematico il rapporto tra i due,snodandosi tra le spiagge di Los Angeles,tra onde mortali e adrenaliniche,tra fisici scultorei e tatuati che non sono solo cio',ma hanno persino un animo indagatore e altamente percettivo,che riesce a smuoverne degli equilibri,rimettendo in discussione una vita rigida e racchiusa negli schemi.

Eccellente in cio' la resa attoriale e la regia che permeano di assoluto realismo l'empatia tra i due splendidi protagonisti,in cio' s'aggiunge il contorno attoriale di comprimari,dal sardonico e rozzo agente Gary Busey alla selvaggia e sexy Lori Petty.

"Point Break" si serve della loro fisicita',d'un candore emozionale autentico,che non finge e non idietreggia di fronte a nulla,portandone con se il vigore vitale e l'energia "dell'onda" che contraddistingue uomini unici come Johnny e Bodhi........Il punto di rottura del surf si compiera' su entrambi,spaccando cieli e mari,nutrendosi d'adrenalina corporea,facendo si che si compiano due percorsi esistenziali cosi' diversi nell'immagine,cosi' identici nel "Karma".......

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