Regia di Baltasar Kormákur vedi scheda film
Il regista islandese, reduce da quella simpatica cazzata americana che è "Cani Sciolti", qui è totalmente diverso, molto distante da qualunque cosa significhi Hollywood. Qui torna nella sua terra e dedica un film potente e, nello stesso tempo, trattenuto, ai pescatori islandesi, narrando una storia vera, ovvero il naufragio del peschereccio Breki nel 1984. Dei sei pescatori a bordo, si salverà solo un certo Gulli, che finirà studiato da medici e scienziati per l'incredibile resistenza dimostrata nell'occasione: più di sei ore immerso nel gelido Oceano Atlantico, fino alla salvezza. Grandiose le scene in mare, grandioso il modo di riprendere il paesaggio islandese, la sua natura bellissima e spietata, un po' meno bene la parte finale, abbastanza risaputa. Kormákur è altra cosa, quando torna a casa. D'altronde in America si guarda agli incassi, in Islanda a cose ben più importanti. Molto bello.
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