In una fredda notte del marzo 1984, a poche miglia dalla costa meridionale dell'Islanda, un peschereccio affonda con tutti gli uomini del suo equipaggio ancora a bordo. Gulli (Ólafur Darri Ólafsson), uno degli uomini, riesce miracolosamente a salvarsi, e tenta di raggiungere la riva. Dopo cinque ore passate passate in balia delle correnti a nuotare, arriva sulla terraferma e si ritrova in una deserta e disabitata distesa di roccia lavica. Per cercare aiuto, sarà costretto a camminare per oltre due ore attraverso il paesaggio vulcanico.
Più che marinai, mi sembrano degli sprovveduti che si improvvisano pescartori... due volte di seguito impigliati con la rete sul fondale... Bastava mollare la manetta dell'acceleratore se l'argano era bloccato. Carino, ma nulla più. 5+
Film nordico senza potenti mezzi, alla fine si fa voler bene proprio perché, come il protagonista della storia, non cerca di essere più di quello che realmente è. Tratto da un fatto realmente accaduto, ciò lo riscatta in particolare nella seconda parte. Preparatevi una copertina per il freddo.
A Kormakur basta una regia diligente per condurre positivamente in porto questo film dato che è il fatto in sè ad essere eclatante. Ancora una volta la distribuzione italiana ci "traduce" un titolo originale in inglese visto che evidentemente la nostra lingua risulta inadeguata allo scopo. In Francia ad es. è stato distribuito come "Survivre".
Siamo nel villaggio di pescatori di Heimaey su un isolotto dell’arcipelago islandese che, come il resto di quel territorio, è luogo di vulcani e di ghiacciai, ostile e inospitale. Il mare antistante, però, è pescosissimo e dà da vivere al villaggio, permettendo ai pescatori di togliersi persino qualche capriccio: una bella moto, magari a rate o un… leggi tutto
Nessuno ancora sa come Gulli abbia fatto. La sua sopravvivenza è un miracolo, che la scienza ha potuto spiegare solo in parte. Resistere per ore nel mare ghiacciato è impossibile, a meno di possedere, sotto la pelle, uno strato di grasso perfettamente isolante, come quello delle foche. Ma forse un pescatore nato in una piccola isola del nord dell’Atlantico può avere questa particolarità,… leggi tutto
Nel 1984 un peschereccio islandese affonda in pieno Atlantico. Dell’equipaggio si salverà soltanto un uomo (Ólafur Darri Ólafsson) che, incredibilmente, riuscirà a nuotare nelle acque gelide per ben sei ore prima di arrivare sulla terraferma. Inizialmente sospettato di raccontare fandonie, poi oggetto di studio, il pescatore cercherà semplicemente di… leggi tutto
Dove si apprende che gli islandesi fumano sempre, ovunque e comunque. Mai visto tante sigarette in un film, almeno una trentina, nemmeno la più becera multinazionale americana potrebbe concepire una propaganda così massiccia. Ah, non è che le fumino e basta, ma ogni volta le accendono, e tutte rigorosamente con lo Zippo, niente cerini, fiammiferi o altri accendini, il rumore…
Nel 1984 un peschereccio islandese affonda in pieno Atlantico. Dell’equipaggio si salverà soltanto un uomo (Ólafur Darri Ólafsson) che, incredibilmente, riuscirà a nuotare nelle acque gelide per ben sei ore prima di arrivare sulla terraferma. Inizialmente sospettato di raccontare fandonie, poi oggetto di studio, il pescatore cercherà semplicemente di…
Film islandese senza infamia e senza lode, "The deep" racconta le miracolose vicende legate al naufragio di un peschereccio nei freddi mari del Nord, da cui usci'come unico sopravvissuto un uomo capace di resistere sei ore nell'acqua gelida. Ispirato ad una storia vera, "The deep" è equamente diviso tra una prima parte in cui racconta tutta l'odissea del naufrago prima di approdare sulla…
Il Katla, vulcano sub-glaciale del sud dell'Islanda la cui caldera è interamente ricoperta dal ghiacciaio Mýrdalsjökull (in alcuni punti spesso anche più di mezzo chilometro), erutta…
40 (e passa) BEI FILM MISCONOSCIUTI
A due anni dalla precedente capatina dalle parti della cinematografia ingiustamente ignorata, invece di allungare all’infinito…
Con la contrazione del mercato home video, il mese di dicembre riveste ancora di più un ruolo centrale nelle vendite, cosicché le uscite mensili… segue
In attesa dell’uscita dei due prodotti di maggior richiamo da qui a Natale - Spider-man: Far from home (05.11.2019) e Il Re Leone (11.12.2019) -, in… segue
L’attaccamento alla vita che possiede un uomo, il suo istinto per la sopravvivenza, è qualcosa di inspiegabile. Quello che ha tenuto in vita Gulli, giovane pescatore islandese, unico membro dell’equipaggio sopravvissuto all’inabissamento di un peschereccio, resta tutt’oggi un mistero.
Ispiratosi a fatti di cronaca realmente accaduti, Baltasar…
Siamo nel villaggio di pescatori di Heimaey su un isolotto dell’arcipelago islandese che, come il resto di quel territorio, è luogo di vulcani e di ghiacciai, ostile e inospitale. Il mare antistante, però, è pescosissimo e dà da vivere al villaggio, permettendo ai pescatori di togliersi persino qualche capriccio: una bella moto, magari a rate o un…
Sono tanti i nuovi film che attendono di essere proiettati oggi per la prima volta nelle sale italiane. Non lasciatevi impressionare, però, perché molti di questi proprio non li potrete vedere visto che…
Il regista islandese, reduce da quella simpatica cazzata americana che è "Cani Sciolti", qui è totalmente diverso, molto distante da qualunque cosa significhi Hollywood. Qui torna nella sua terra e dedica un film potente e, nello stesso tempo, trattenuto, ai pescatori islandesi, narrando una storia vera, ovvero il naufragio del peschereccio Breki nel 1984. Dei sei pescatori a bordo, si…
Nessuno ancora sa come Gulli abbia fatto. La sua sopravvivenza è un miracolo, che la scienza ha potuto spiegare solo in parte. Resistere per ore nel mare ghiacciato è impossibile, a meno di possedere, sotto la pelle, uno strato di grasso perfettamente isolante, come quello delle foche. Ma forse un pescatore nato in una piccola isola del nord dell’Atlantico può avere questa particolarità,…
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Più che marinai, mi sembrano degli sprovveduti che si improvvisano pescartori... due volte di seguito impigliati con la rete sul fondale... Bastava mollare la manetta dell'acceleratore se l'argano era bloccato. Carino, ma nulla più. 5+
commento di BradyFilm nordico senza potenti mezzi, alla fine si fa voler bene proprio perché, come il protagonista della storia, non cerca di essere più di quello che realmente è. Tratto da un fatto realmente accaduto, ciò lo riscatta in particolare nella seconda parte. Preparatevi una copertina per il freddo.
commento di MaurisurfA Kormakur basta una regia diligente per condurre positivamente in porto questo film dato che è il fatto in sè ad essere eclatante. Ancora una volta la distribuzione italiana ci "traduce" un titolo originale in inglese visto che evidentemente la nostra lingua risulta inadeguata allo scopo. In Francia ad es. è stato distribuito come "Survivre".
commento di bombo1Un film da non perdere; un altro interessante ricupero estivo di una pellicola islandese del 2012, ispirata a un fatto di cronaca straordinario.
leggi la recensione completa di laulillaSarà anche una storia vera, ma il personaggio poteva semmai funzionare in un film degli X-Men.
commento di movieman