Regia di Oliver Stone vedi scheda film
In piena era reaganiana, a un anno dal trionfo di "Rambo 2", Oliver Stone realizzò e fece uscire il film che lo fece conoscere a tappeto, il terzo da regista, che raccontava, senza peli sulla lingua, il disagio e la bruttura della guerra di trincea in Vietnam, da reduce , da uno che tra il fango, il sangue e l'orrore della follia dei massacri c'era stato davvero. "Platoon" è un film che può segnare una giovinezza, un racconto di formazione, di sviluppo di coscienza dove l'irrazionale e il panico la fanno da padroni, e inducono a uccidere e compiere cose indegne. Sospeso tra il guerriero psicotico Barnes e il soldato dai lati umani Elias, il protagonista Chris sembra seguire l'istinto distruttivo del primo, salvo considerare poi i dubbi su quello che il suo esercito è e fa , rifiutando di lasciarsi andare alla facile propensione alla barbarie. E' un colpo allo stomaco, "Platoon", un film formativo, è uno dei ricordi più vivi della mia adolescenza, la necessità di cercare un Elias , o esserlo, per comprendere che non esiste ragione assoluta, che niente giustifica un uso indiscriminato della violenza, e che anche durante un'espansione di programmata pazzia belluina gli uomini restano uomini, e chi si comporta da belva mostra la propria vera natura.Quattro premi Oscar alla sua uscita, caratterizzazioni portate quasi alla simbologia, con una sfida di bravura tra i due sergenti Berenger e Dafoe, che al di là della antipatia e della simpatia per i personaggi, direi pari. Un'opera tuttora valida, anzi necessaria.
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