Regia di Athina Rachel Tsangari vedi scheda film
In una lussuosa villa sperduta, sei ragazze vengono istruite da una settima secondo un preciso, ma oscuro rituale.
La regista Athina Rachel Tsangari veniva dal suo primo successo di una certa rilevanza, l’opera seconda Attenberg (2010); in attesa di tornare al lungometraggio, ecco questo The capsule: 37 minuti di durata, sette attrici – di nuovo una storia prevalentemente femminile, anzi: in questo caso esclusivamente femminile – e una lussuosa villa come unica ambientazione, con una spruzzata di effetti speciali digitali a insaporire una non-trama nella quale mistero, nonsense, assurdo e horror vanno a braccetto. Difficile ricostruire in maniera lineare una storia vera e propria, a ogni modo: The capsule vive più di suggestioni che di azioni e si affida a una regia solidissima per giocare al meglio le sue carte, tra le quali vanno comunque annoverate le buone performance delle interpreti – tra loro volti già piuttosto noti come quelli di Isolda Dychauk e Clemence Poesy, nonché quelli di Ariane Labed e Evangelia Randou, le due protagoniste di Attenberg. 5/10.
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