Regia di Xan Cassavetes vedi scheda film
"Horror" vampiresco inutile e superficiale
Con quest'opera prima della figlia del più noto John Cassavetes purtroppo sono incappato in una di quelle serate in cui vorresti vedere un bell'horror fatto con pochi spiccioli e con molti tratti da film di serie b che molti di noi apprezzano tanto, ma invece ti ritrovi davanti un film con poco senso d'esistere. Per quanto mi riguarda tra gli "horror" vampireschi uno dei più brutti che abbia mai visto, o almeno uno di quelli scritti veramente peggio.
Perchè dal punto di vista tecnico questa regista non se la cava nemmeno tanto male, e fin dal primo minuto mette in scena un semi-horror (perchè eccetto un po' di sangue la tensione, la paura non c'è) dal ritmo lento come è giusto che sia con una bella fotografia e una regia stranamente non piatta e mai noiosa. La noia pero' dopo un po' arriva proprio dalla vicenda e dalla descrizione dei personaggi. Per quanto mi riguarda è il classico titolo che vorrebbe essere alto, intelligente, cool ma non si rende conto che presenta una sceneggiatura scritta veramente con i piedi. Dal punto di vista della storia la cosa migliore è sicuramente la rappresentazione di questa "casta" dei vampiri, tutti sempre ben vestiti, zeppi de soldi, che vivono reclusi dalla società, al buio se no muoiono, e che si intrattengono in questi party dove discutono della loro situazione tra champagne e antipasti vari.
Il problema principale giunge proprio dai protagonsti. Lasciando stare che questo Milo Ventimiglia, che ricordo nella serie Heroes, recita veramente male, monoespressivo e in alcuni casi anche proprio inespressivo, il problema paradossalmente non è la sua recitazione ma il suo personaggio, completamente vuoto di tutto, caratterizzato malissimo proprio perchè non è caratterizzato. Entra dopo 5 minuti nella storia cosi', senza presentarcelo e ci rimane per un'ora e mezza senza mai dare segni di vita ne prima, ne dopo la sua "conversione". Inoltre ogni battuta è scritta veramente male, e presenta un'idiozia di fondo che è difficile stare ad ascoltare. E la storia si trascina avanti cosi', tra noia e perplessità e anhe quando entra in gioco il personaggio, malvagio perchè malvagio senza significato, della sorella della protagonista la situazione non migliora anzi peggiora.
Sono molte quindi le scene da ricordare per la stupidità e la poca cura dei particolari: questo Paolo che ce mette du ore a capì che questa è un vampiro quando praticamente lei glielo spiattella davanti in ogni modo all'inizio, o il fatto che du minuti dopo essere stato ferito gravemente sulla lingua parla normalmente come se nulla fosse, senza ver cacciato mano un urlo (ma vebbè queste sono mie piccolezze) e inoltre il fattaccio finale dell'incidente, idiota dall'inizio alla fine, con questo personaggio dell'asiatica messo li senza alcun senso, che è impossibile non mettersi a ridere per la serietà con cui la regista vorrebbe renderlo credibile.
Insomma un film noiosissimo, che eccetto una buona regia e una buona tecnica e qualche scena vampiresca apprezzabile, dimostra superificialità in ogni sua componente.
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