Regia di Damiano Damiani vedi scheda film
Forte del clamoroso successo ottenuto con la serie televisiva de LA PIOVRA, Damiano Damiani batte il ferro finché è caldo e ne realizza una sorta di versione cinematografica, sfruttandone in parte anche il medesimo cast, anche se con notevoli varianti a livello di sceneggiatura. Visto moltissimi anni fa, ne rimasi molto colpito, non sapendo però dell'esistenza di una versione televisiva della durata di 3 ore. Quest'ultima, visionata solo di recente, non fa altro che arricchire quello che e' un mafia-movie intenso e di ampio respiro, che col passare degli anni e' stato incredibilmente e immeritatamente snobbato da pubblico e critica (una volta tanto d'accordo). Ritroviamo nuovamente Michele Placido all'apice della sua popolarità. Come specificato prima, una delle differenze sostanziali rispetto a LA PIOVRA e' che Placido non e' più l'eroico commissario Corrado Cattani, ma il killer di Cosa Nostra Mario Vialone, che dopo un violento incipt nei sobborghi di New York, si reca a Palermo per organizzare in prima persona un sofisticatissimo attentato contro un ostico e integerrimo procuratore capo. Il fato vorrà che Mario voglia coinvolgere nell'operazione il giovane fratello Michele (Marc Chase), un onestissimo pescivendolo rimasto disoccupato per eccesso di onestà e colpevole di avere una mira strepitosa. Il film di Damiani soffre di qualche lungaggine melodrammatica, come l'amore di Michele per Cecilia (Simona Cavallari), una quattordicenne che viene fatta prostituire dalla madre, o i dubbi del procuratore capo Santalucia (Massimo De Francovich) sulla reale onesta' del suo defunto padre, anch'egli magistrato. Ma tolte queste irrilevanti pecche che non riescono a minare il lavoro di Damiani, PIZZA CONNECTION può contare su un Placido eccezionale, affiancato da comprimari perfetti e su un confronto tra i due protagonisti degno di una tragedia biblica. Ritmo serratissimo e sequenze indimenticabili, come quella dell'attentato, veramente drammatica e impressionante. Quella che qui e' finzione, sette anni dopo diverrà tragica realtà. Finale forse prevedibile e telefonato, ma di grande impatto. Come già detto cast impeccabile, ma mi sento di menzionare l'esordiente Simona Cavallari, all'epoca appena quattordicenne, tanto brava e intensa, quanto bellissima.
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