Michele Grassadonia (Luigi Lo Cascio), un militante ecologista, lascia la Sicilia per andare a vivere a Siena, città ideale in cui è possibile convivere con la natura un rapporto armonico. Qui, da un anno prova a vivere senza usare energia elettrica e acqua corrente. Dopo che una notte un incidente lo imbriglia in una situazione dalla quale non riesce più ad uscire, si ritrova a mettere in discussione ogni sua convinzione e a confrontarsi con funzionari, politici e giudici dal comportamento ambiguo.
Note
La città ideale è una boccata d’aria fresca nell’asfittico panorama del cinema italiano. Talmente contemporaneo da avere anticipato paradossalmente la realtà, perché arroccata nella sua perfetta idealità è una città come Siena, nel frattempo precipitata in uno scandalo bancario che non sta facendo prigionieri. Sullo sfondo, le macerie di un Paese che di sotterfugi e scorciatoie non può fare a meno, schiavo della burocrazia e del cupio dissolvi. Il registro scelto da Lo Cascio è quello grottesco, a tratti onirico, fortemente simbolico, come è forse tendenza di certo cinema italico di qualità oggi.
Proprio come scrive Kafka, c’è da un lato la verità per tutti, la sentenza; dall’altro la verità soggettiva che diamo per scontata e che invece ha bisogno di un cammino.
Bravo! Proprio bravo Luigi Lo Cascio al suo esordio. Ha portato la poesia del teatro al cinema con una leggerezza come pochi sanno fare.
Pellicola per molti tratti soporifera e con andamento talmente noioso da riservare allo Spettatore che ne vuole gustare la Storia nulla da ricordare.voto.1.
Michele Grassadonia (Luigi Lo Cascio) è un architetto quarantenne che da circa vent'anni si è trasferito da Palermo a Siena. Per Michele, Siena è "la città ideale" perchè è quella che più di altre gli consentirebbe di vivere in armonia con la natura circostante e di coltivare con rigore la sua accesa indole ecologista. Michele vive cercando di… leggi tutto
Giovane architetto di origini palermitane trasferitosi a Siena per lavoro, conduce una vita semplice e scandita da piccole manie ecologiste: dalla raccolta dell'acqua piovana per la doccia ad un'ossessiva attenzione per il risparmio energetico. Coinvolto suo malgrado in un banale incidente d'auto, si ritrova ingiustamente accusato di omicidio colposo, iniziando un piccolo calvario fatto di… leggi tutto
Michele Grassadonia è essenzialmente un ecologista palermitano trapiantato a Siena, secondo lui “la città ideale”. In una strana e paradossale notte Michele si ritroverà immerso in dedalo di indagini e zone d’ombra dove è impossibile vederci chiaro, dove la verità è quanto di più irraggiungibile e sostanzialmente irrilevante, perché tutto finirà col girare intorno all’incubo e… leggi tutto
Michele, palermitano trapiantato a Siena, lavora in uno studio di architettura ed è un ecologista duro e puro ai limiti del paranoico (si spinge a raccogliere l’acqua piovana per farsi la doccia); una sera di pioggia, costretto dopo otto anni a usare un’automobile (elettrica, naturalmente), ha un incidente... Vicenda oscura, un po’ Kafka e un po’ Sciascia, che…
Se anche a voi piacciono le LOCANDINE, qui ne trovate "quasi" 140. Si alternano le mie preferite (ante 1960) alle più recenti e tutte riguardano film che hanno un solo elemento in…
Michele siciliano d origine trova la sua dimensione ideale a Siena dove vive lontano dallo stress e scegliendo una vita semplice e ecologica .Una sera mentre c è un temporale terribile deve guidare e con l auto urta qualcosa, ma non si accorge se può essere un uomo o un animale . Cerca di scoprire qualcosa e malgrado ci sia un cadavere e per buon senso e onestà vada a…
Il film verte essenzialmente attorno a questioni legali, che però appaiono trattate con estrema approssimazione e confusione. Questo, che probabilmente all'autore e a molti spettatori sfugge, mina però dalle fondamenta la credibilità dell'intera trama. Non è chiaro quale sia (o aspiri a essere) la morale dell'opera: l'assurdità del sistema giudiziario?…
Un esordio molto interessante, per nulla scontato con una storia dall'incedere kafkiano che presenta un personaggio privo delle sfumature ambigue di un Joseph K. Al contrario il Michele Grassadonia di Lo Cascio è uomo puro e cristallino e dai saldi principi morali, non sempre graditi dalla cerchia di persone che frequenta, ma che fin dal primo momento non presenta ombre. Un uomo di tale…
Trama rigorosamente kafkiana che si rifà, senza ricalcarle, alle atmosfere stranianti e paradossali de "il processo" dello scrittore praghese. Se si conosce l'opera di Kafka, non deve sorprendere il comportamento ambivalente del protagonista (col quale ci si immedesima per poi discostarsene, trovandolo a tratti destabilizzante), così come ambigui sono tutti i personaggi che vi…
Architetto al comune di Siena e fervente ecologista,una notte Grassadonia (Lo Cascio) soccorre un uomo sul ciglio della strada.Sara' l'inizio di un incubo,verra' pure accusato di omicidio colposo.E' una parabola kafkiana,il ritratto attuale e sconsolato di un Paese dove le virtu' civiche sembrano inutili ed e' al tempo stesso una commedia nera e grottesca con molti attori che provengono dal…
Michele Grassadonia (Luigi Lo Cascio) è un architetto quarantenne che da circa vent'anni si è trasferito da Palermo a Siena. Per Michele, Siena è "la città ideale" perchè è quella che più di altre gli consentirebbe di vivere in armonia con la natura circostante e di coltivare con rigore la sua accesa indole ecologista. Michele vive cercando di…
Giovane architetto di origini palermitane trasferitosi a Siena per lavoro, conduce una vita semplice e scandita da piccole manie ecologiste: dalla raccolta dell'acqua piovana per la doccia ad un'ossessiva attenzione per il risparmio energetico. Coinvolto suo malgrado in un banale incidente d'auto, si ritrova ingiustamente accusato di omicidio colposo, iniziando un piccolo calvario fatto di…
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Commenti (3) vedi tutti
Un film da non perdere....kafkiano...tanto per intendere...
leggi la recensione completa di ezioProprio come scrive Kafka, c’è da un lato la verità per tutti, la sentenza; dall’altro la verità soggettiva che diamo per scontata e che invece ha bisogno di un cammino. Bravo! Proprio bravo Luigi Lo Cascio al suo esordio. Ha portato la poesia del teatro al cinema con una leggerezza come pochi sanno fare.
leggi la recensione completa di michemarPellicola per molti tratti soporifera e con andamento talmente noioso da riservare allo Spettatore che ne vuole gustare la Storia nulla da ricordare.voto.1.
commento di chribio1