Regia di Sandra Nettelbeck vedi scheda film
Il film è davvero un'esposizione elegante del sentimento senza cadere nella retorica. E il finale fa abbastanza riflettere su come la solitudine sia inaggirabile per una vita vissuta fino in fondo nella profondità esistenziale. Il senso della morte, accostato all'amore e alla conciliazione, rende questo film davvero meraviglioso anche nello stile di allegra mestizia che effonde in tutte le scene, la cui significatività non è data soltanto dai dialoghi ma anche dalla potenza delle imagini in generale e degli sguardi di attori che hanno saputo essere all'altezza di tutti i contenuti attraversati, alcuni dei quali, come l'impotenza paterna, l'eutanasia, il suicidio, richiedono stile non facile e un equilibrismo lucido, che il film garantisce in tutta la sua durata.
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