Regia di Sandra Nettelbeck vedi scheda film
Una storia che fa riflettere su alcuni grandi temi della vita e l'importanza degli imprevisti, volti a rimescolare le carte e a recuperare il senso di ciò che sembrava averlo irrimediabilmente perduto.
Un film delicato nella introspezione dei sentimenti di due figure, il protagonista e una giovane donna, che incontrandosi cambiano le loro esistenze che sembravano già definite.
La malinconia della solitudine viene messa in discussione da una nuova conoscenza, che permette di riconsiderare tutto ciò che si dava per scontato.
Questo secondo me il pregio di questo film cui concorre la maestria di Micael Caine, in una Parigi sempre vivace, la cui luce sembra riflettersi con fatica nelle vite dei protagonisti.
Il finale recupera una travagliata relazione (padre-figlio) che sembrava compromessa e questo da sostanza ad una trama che altrimenti sarebbe divenuta stucchevole.
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