Regia di Alexandre Coffre vedi scheda film
Dal 14 al 23 aprile 2010, il traffico aereo europeo si arrestò completamente per una nube di cenere causata da un’eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajökull. Tutta colpa del vulcano, dunque, se Alain e Valérie sono costretti a trovare un modo differente per raggiungere la Grecia, dove la loro giovanissima figlia sta per sposarsi con un indigeno. La meta è un matrimonio, per loro che del matrimonio sono superstiti rancorosi e risentiti: si sono separati da tempo, si odiano ancora. Con passione. Dany Boon e Valérie Bonneton - coppia che in Italia abbiamo già visto in Supercondriaco - Ridere fa bene alla salute, girato dopo questo - s’accapigliano on the road, su auto e aereoplani, su autobus e camion, mentre scorrono cartoline d’Europa e caricature dementi: una guerra dei Roses itinerante, che oscilla tra Accadde una notte, la screwball e gli incontri drogati di un qualsiasi Road Trip. Dany Boon, simbolo del francese medio e corpo comico fumettistico al servizio dell’integrazione geografica (Giù al nord, Niente da dichiarare), aumenta la propria ambizione: una commedia a vocazione europeista, un budget maggiore per incrementare lo spettacolo action e internazionale delle catastrofi d’odio e d’amore, un titolo impronunciabile (Eyjafjallajökull) per mettere alla prova la propria fama, un sentimentalismo continuamente rimandato. Volendo, c’è del coraggio: non sono nemmeno pensabili, da noi, commedie popolari così. Quello che stenta è il divertimento.
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