Trama
Aprile 2010. Alain e Valerie, separati da vent'anni e intolleranti l'uno con l'altra, sono sullo stesso volo diretto da Parigi a Corfù per assistere al matrimonio della figlia Cécile. L'eruzione del vulcano islandese Eyjafjallojökull riempie però di cenere i cieli di tutta Europa e l'aereo su cui i due ex coniugi viaggiano è costretto a un atterraggio di emergenza a Stoccarda. Con il traffico aereo congestionato, Alain e Valerie devono arrangiarsi come possono per proseguire lungo i duemila e passa chilometri che li separano dalla Grecia. Durante il tragitto, l'avventura che vivranno e i paesaggi che attraverseranno li aiuteranno ad approfondire nuovamente la loro conoscenza.
Approfondimento
TUTTA COLPA DEL VULCANO: UNO SPUNTO REALE PER UN INSOLITO ROAD MOVIE
Tutta colpa del vulcano, secondo film del regista Alexandre Coffre, è un road movie che racconta di una coppia di quarantenni divorziati che si ritrovano in un particolar stato di quarantena per via del vulcano islandese Eyjafjallajökull, balzato agli onori delle cronache nel 2010 per via di un'eruzione capace di bloccare con la sua nube di ceneri gli spazi aerei di mezza Europa.
Concepito come una commedia d'avventura anti-romantica, Tutta colpa del vulcano trae inoltre ispirazione dai film interpretati dalla coppia Michael Douglas e Kathleen Turner e, in particolar modo, da La guerra dei Roses e All'inseguimento della pietra verde. Cercando di mantenere un perfetto equilibrio tra la protagonista femminile e quello maschile, Tutta colpa del vulcano alterna momenti in cui a funger da cattiva è l'ex moglie e momenti in cui a far la parte dell'antagonista è l'ex marito, entrambi impegnati a mettersi il bastone tra le ruote a vicenda.
I PERSONAGGI PRINCIPALI
In Tutta colpa del vulcano ad interpretare i ruoli di Alain e Valérie, la coppia di ex coniugi costretti a raggiungere con ogni mezzo l'isola in cui si terrà il matrimonio della figlia, sono gli attori Dany Boon e Valérie Bonneton. Il rapporto che contraddistingue i due è molto moderno: ad essere caratterialmente più forte, oltre che ad avere maggior successo dal punto di vista professionale, è Valérie, all'apparenza molto più forte di Alain. Bérangère McNeese recita invece nella parte di Cécile, la figlia della coppia che si intravede solo sul finale ma di cui si parla per l'intero film.
Albert Delpy interpreta lo zio Roger ed è grazie al suo personaggio che sin dall'inizio di Tutta colpa del vulcano si capisce come la relazione tra Alain e Valérie è stata un inferno per tutti i loro familiari. Denis Ménochet, infine, riveste i panni di Ezechiel, un ruolo speciale che ribalta la storia raccontata: dopo la sua comparsa in scena, infatti, Alain e Valérie si ritrovano a dover unire le loro forze per affrontare insieme qualcuno più pazzo di loro.
IN GIRO PER L'EUROPA
Tutta colpa del vulcano alterna sequenze d'azione, cadute e momenti di commedia quasi intima, che mantiene sempre in primo piano i personaggi e i dialoghi per merito di una sceneggiatura originale firmata a sei mani da Laurent Zeitoun, Yoann Gromb e Alexandre Coffe. Le riprese del film si sono protratte per dodici settimane e hanno interessato cinque differenti Paesi: Francia, Germania, Austria, Croazia e Belgio. Cambiando set, sfondi e paesaggi tutti i giorni, i realizzatori hanno deciso di girare in Croazia anche tutte le scene che la storia vorrebbe ambientate in Albania, Slovenia e Grecia,compresa la scena finale del matrimonio.
Note
Dany Boon, simbolo del francese medio e corpo comico fumettistico al servizio dell’integrazione geografica, aumenta la propria ambizione: una commedia a vocazione europeista, un budget maggiore per incrementare lo spettacolo action e internazionale delle catastrofi d’odio e d’amore, un titolo impronunciabile (Eyjafjallajökull) per mettere alla prova la propria fama, un sentimentalismo continuamente rimandato. Volendo, c’è del coraggio: non sono nemmeno pensabili, da noi, commedie popolari così. Quello che stenta è il divertimento.
Trailer
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Commenti (4) vedi tutti
Ovviamente non c'è da aspettarsi nulla di nuovo nel campo della commediola con viaggio pieno di intemperie. Il film non è memorabile, ma riesce nel suo intento che è quello di intrattenere in modo leggerlo e di provocare un adeguato numero di risate. Boon per questo genere di film è una sicurezza.
commento di silviodifedeSorta di divertentissimo cinepanettone pasquale (quindi una Cinecolomba) il cui pretesto per il tragicomico vacanziero è ispirato alla cronaca reale. Notevole!
leggi la recensione completa di LIBERTADIPAROLA75Visto ieri sera con Moglie un po' meno appassionata di me alla visione.per me darei un bel 7 mentre Lei abbasserebbe a 6 : quindi voto medio 6.5.
commento di chribio1A me Dany Boon diverte sempre! Il film è semplice e leggero e qualche risata ci scappa!
commento di marco bi