Regia di Jesus Franco vedi scheda film
Autore di discutibili prodotti shock/sexploitation negli anni ’70, Jess Franco raggiunge la sua vetta più bassa proprio con questo “La tumba de los muertos vivientes”, trashata digeribile forse dai patiti del genere, ma la cui visione è piuttosto snervante per chi non ha un’attitudine un po' masochista. Le scene scult dei supposti avventurieri alla ricerca del tesoro di Rommel nel Nord Africa sono a volontà: dalla battaglia con i mitra che non sparano (stock footage di un film di dieci anni prima) e l’intro in cui delle manacce spuntate dal terreno accalappiano i polpacci della sciagurata urlante di turno, alla delirante trasformazione del capo dei militari, fino alla scorreggia accidentale di uno degli attori sul set (pezzo nemmeno rigirato), di ciarpame ce n'è a bizzeffe. Recitazione allo stato brad(ip)o, stesso dicasi riguardo la sceneggiatura e fotografia (il giorno e la notte si alternano tramite un semplice cambio del filtrino della mdp). Da "ammirare" anche il trucco dei non morti spesso sostituito da maschere di cartapesta (Tom Savini, sei già sorpassato..), la colonna sonora narcotica, i dialoghi “alla volemose bene” (nella totalità delle lingue e dei tagli cui è stato sottoposto il lungometraggio). Un segmento abbastanza inquietante arriva al minuto 34’, durante il primo vero attacco degli "zombies", peccato persista una manciata di secondi. Magari “Oasis of the Zombies” non sarà il peggior livingdead-movie di sempre, però ci va molto vicino..
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