Regia di Ishirô Honda vedi scheda film
Solita pellicola con gli alieni invasori con effetti speciali a base di modellini di plastica e scenari di cartapesta. Nulla di imperdibile, è un prodotto alquanto modesto.
Potrà piacere agli amanti delle vecchie pellicole di una volta (tra cui mi annovero) ma questa pellicola è troppo ingenua per poter attecchire sullo spettatore moderno, fa acqua da troppe parti. Al di là degli effetti speciali ridicoli - quello c'era ai tempi e non ha senso fare gli schizzinosi - a lasciare a desiderare è un po' tutto, dagli attori, al soggetto, alla sceneggiatura. I Misteriani arrivano sulla Terra accontentandosi di occupare lo spazio su cui sono atterrati fino a un raggio di 3 km e in più vogliono 5 donne per ripopolare la loro razza minata dalle radiazioni. Indovinate? Sono proprio le donne degli scienziati che si occupano di studiarli. Giustamente quelli non la prendono troppo bene, a dargli le foto di quelle donne sarebbe stato un terrestre che si è arruolato con loro, lo scopritore - tra l'altro - del pianeta Misteroide. Qui, la più grave incongruenza: senza alcuna giustificazione gli alieni assoldano un umano e gli danno carta bianca nell'accesso alle loro strutture, alle loro armi e alla loro tecnologia. L'attacco alla fortezza misteriana sarà basato su un improbabile susseguirsi di roboanti ritrovati bellici dai nomi più improbabili, tirati fuori dal cilindro per l'occasione. Non è tanto per cercare il pelo nell'uovo, quanto per mostrare la gracilità della struttura narrativa che ho elencato questi fattori, poiché rendono una pellicola già povera di attrattive sul piano tecnico, inconsistente anche sotto tutti gli altri aspetti. Consigliata solo a chi ama fare qualche excursus nella fantascienza degli anni '50.
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