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Dr. Jekyll e Mr. Hyde: sull'orlo della follia

Regia di Gérard Kikoïne vedi scheda film

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La recensione su Dr. Jekyll e Mr. Hyde: sull'orlo della follia

di undying
3 stelle

Una dei peggiori lavori del francese Gérard Kikoïne, regista di pellicole hard che nella fase finale della carriera ha tentato - con risultati devastanti anche al botteghino - di affrancarsi dal genere per dedicarsi al mainstream. Facendo così rimpiangere i migliori set con Brigitte Lahaie ...

 

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Londra. Fine del XIX° secolo. Il dott. Jekyll (Anthony Perkins), traumatizzato da una brutta esperienza infantile, da adulto è diventato un rinomato e abile chirurgo sposato alla bella Elisabeth (Glynis Barber). All'attività medica alterna quella scientifica, sperimentando su se stesso miscele di sostanze (compresa la cocaina) utili per ottenere un adeguato effetto anestetico. Una pozione altera il suo equilibrio psicologico, spingendolo a compiere azioni del tutto amorali. Sotte le vesti dell'alter ego Hyde, inizia quindi a frequentare postriboli e fumerie d'oppio, arrivando ad uccidere diverse prostitute.

 

"Che cosa conosciamo noi della vera libertà? Parlo di fare ciò che si vuole. Per esempio: se io seguissi il mio istinto ciecamente? Niente leggi, niente proibizioni, niente convenzioni. Se vedo un cibo che mi va, me lo prendo. Se vedo una donna che mi piace... prendo anche lei. Pensate tutti che i nostri modi, la nostra morale, ci siano stati offerti da Dio? Li abbiamo costruiti noi per convenzione. Ma se io non fossi d'accordo?" (Dott. Jekyll)

 

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Dr. Jekyll e Mr. Hyde: sull'orlo della follia: Anthony Perkins 

 

Disastroso tentativo (anche e soprattutto al box office) per il regista francese Gérard Kikoïne di emanciparsi dal genere hard, che fa seguito ai drammatici Il calore sotto la pelle (1985) e La ronde de l'amour (1985), nonchè agli avventurosi Master of Dragonard Hill (1987) e Dragonard (1987). Tutti film poco apprezzati dal pubblico e rovinosi a livello economico. Peggio ancora andrà con Sepolti vivi (1989), successivo horror (nel quale compare anche la pornostar Ginger Lynn) che avrebbe dovuto essere seguito da un altro film, annullato dalla produzione a causa dello scarso incasso al botteghino.

Edge of sanity (Dr. Jekyll e Mr. Hyde: sull'orlo della follia) è frutto di una discreta coproduzione tra Francia, Inghilterra e Ungheria, per la quale le scenografie appaiono essere state particolarmente elaborate. La possibilità di dirigere Anthony Perkins, al posto di Brigitte Lahaie, deve avere sicuramente indotto Kikoïne in un ruolo psicologicamente subalterno all'attore, magari anche impressionato da un set di certo rilievo economico.  

J.P. Félix e Ron Raley sono gli autori della scadente sceneggiatura, che ibrida senza originalità il tema letterario di Stevenson con la cronaca nera: ovvero con le vicende di fine Ottocento sullo "Squartatore di Londra".

Non si spiega come un talento del cinema hardcore (ricordiamo che ha lavorato con Radley Metzer) quando ha l'opportunità di farsi notare a livello internazionale e con a disposizione un cast importante, arrivi a dirigere un film così sciatto e privo di atmosfera. Kikoïne punta alto (senza arrivare troppo su, anzi facendo rimpiangere i bassifondi delle luci rosse) ispirandosi al cinema espressionista tedesco: infatti conferisce a Perkins un look spiritato quando mutato in Hyde, ch'è simbiosi tra Iggy Pop ed il sonnambulo de Il gabinetto del dottor Caligari (Robert Wiene, 1920).

 

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Il risultato finale è al limite del trash: lo stesso Perkins, dando fiaccamente vita a un'interpretazione eccessivamente retorica e agitata, finisce più volte nella parodia involontaria. 

D'altronde che il film sfugga alla mano del regista lo si può intuire sin dalle sequenze inziali: il trauma del piccolo Jekyll sfiora derive grottesche. E quel confine (che non è quello della follia, ma della cretineria) Kikoïne lo supera più volte, soprattutto quando mette in scena i poco suggestivi delitti. Da un autore di film porno poi, non ci si potrebbero attendere scene di nudo più castigate di quelle presenti nel film.

Dr. Jekyll e Mr. Hyde: sull'orlo della follia è la 37a regia di Kikoïne, una delle 8 destinate al cinema regolare. Ma sono le altre 32 quelle veramente riuscite, con buona pace degli pseudo-moralisti e di chi ancora oggi si scandalizza a sentire nominare la parola "sesso"!

 

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Dr. Jekyll e Mr. Hyde: sull'orlo della follia: scena

 

Curiosità [1]

 

Prima di arrivare a dirigire un paio di modesti horror realizzati nel 1989 (Sepolti vivi e Dr. Jekyll e Mr. Hyde: sull'orlo della follia), Gérard Kikoïne opera egregiamente nel settore dell'hard. Inizia a lavorare nel mondo del cinema come editor, agli inizi degli anni '70 (ad esempio anche per Jesùs Franco in Le giornate intime di una giovane donnaLa comtesse perversePlaisir à trois e Lorna, the exorcist), mentre al tempo stesso dirige, a più mani, lo sconosciuto Mannequin (1974). Ma è proprio nel 1977, con lo pseudonimo di Sacha Rudamko, che debutta ufficialmente in regia. Dopo aver visto Brigitte Lahaie in Jouissances (Piaceri folli) di Claude Mulot, Kikoïne la pretende per Indecences 1930 (titolo originale di Memorie di una baronessa), film che consacra la bellissima attrice (qui in versione insolitamente mora) alla massima notorietà e ad una prolifica successione di pellicole hard dirette, tra gli altri, da Francis Loroi e José Bénazéraf, con eccezione di Jean Rollin che tenta di lanciarla nel circuito normale. 

 

Gérard Kikoïne si dedica quindi alla direzione di pellicole per adulti a partire dal 1977, e fa un pò impressione sapere che quell'anno coincide con la data di nascita della figlia Elsa, attrice di cinema regolare. Fino al 1985 (Young wild and crazy) il regista realizza titoli di punta del cinema a luce rossa, in particolare quelli targati "Alpha France".

 

[1] Dalla recensione su Memorie di una baronessa (esordio in regia di Gérard Kikoïne)

 

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Dr. Jekyll e Mr. Hyde: sull'orlo della follia: scena 

 

Parola di Anthony Perkins [2]

"No, io non credo che ci sia un mister Hyde in ciascuno di noi, non credo a queste contrapposizioni nella natura umana, sono un fatto letterario. Io credo che siamo tutti creature dell'universo e tutti, con la malvagità o con la bontà, viviamo una costante ricerca d'amore."

 

[2] "Pioggia di sangue - Il cinema psycho-thriller americano" (pag. 99), a cura di Fabio Giovannini e Antonio Tentori, Edizioni Falsopiano

 

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Dr. Jekyll e Mr. Hyde: sull'orlo della follia: fotobusta 

 

"Il male, non gli errori, durano,
ciò che si può scusare è scusato da tempo,
anche i tagli del coltello sono guariti così,
solo il taglio fatto dal male non guarisce,
si apre di notte, ogni notte."
(Ingeborg Bachmann)

 

Trailer

 

F.P. 06/06/2021 - Versione visionata il lingua italiana (durata: 86'39")

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