Regia di Gérard Kikoïne vedi scheda film
Quante pellicole sono state realizzate tratte dal celeberrimo romanzo scritto da Robert Louis Stevenson e pubblicato nel 1886? Si parla di una settantina di titoli. Partendo dalle versioni mute, a quella del 1941 interpretata da Spencer Tracy, alle produzioni Hammer (un paio credo) tra cui una versione tutt'altro che disprezzabile diretta da Roy Ward Baker dove il dr. Jekyll a causa di un siero composto da ormoni femminili si trasforma addirittura in una donna seducente e assassina. Senza contare le parodie con Jerry Lewis e Gianni e Pinotto, fino al bellissimo MARY REILLY diretto da Stephen Frears nel 1996. Questa versione di produzione britannica uscita nel 1989 e diretta da un regista francese che francamente non conosco, vede come protagonista Anthony Perkins il piu' famoso serial-killer con problemi di doppia personalita' della storia del cinema, qui in una delle sue ultime interpretazioni prima della sua morte avvenuta nel 1992. Il film ebbe una pessima distribuzione nelle sale italiane, nonostante i trailer trasmessi in TV con una certa insistenza, che "turbarono" anche un po' la mia allora "innocente" eta' adolescenziale. Si racconta del dr. Henry Jekyll (Anthony Perkins), uno stimatissimo medico che vive nella Londra vittoriana del 1888. Nonostante una vita agiatissima e una splendida moglie, il nostro dottore soffre di un trauma avuto in eta' pre-adolescenziale, dove assistette all'amplesso di un uomo (il padre?) con una prostituta e la conseguente e violenta punizione ricevuta dall'uomo, sotto gli occhi compiaciuti e divertiti della donna. Una notte durante i suoi esperimenti nel suo laboratorio, entra in contatto con un composto formato da cocaina e altre sostanze. Questo altera la sua personalita', e fa uscire il suo alter-ego, che si presenta come un'uomo sadico, vizioso e dotato di grande forza fisica. La notte va a sfogare i suoi istinti piu' perversi in lussuosi bordelli sado-maso e a sventrare con un bisturi le prostitute di strada. Chiarissime in questo film le affinita' con la figura di Jack lo squartatore, guardacaso il doppio di Jekyll si chiama Jack Hyde. Purtroppo questa ennesima e "leccatissima" versione tratta dal romanzo di Stevenson, e' senz'altro una delle peggiori (forse la peggiore) realizzate. Il regista Gerard Kikoine tenta (ridicolamente) la carta dell'espressionismo, girando con il piglio di un regista di spot pubblicitari e videoclip, mostrandoci una Londra vittoriana notturna terribilmente anni 80' e fastidiosamente kitch, con prostitute che sembrano uscite da un film di Tinto Brass, un magnaccia agghindato come Johnny Rotten dei Sex Pistols e bordelli con colori saturi ed esageratissimi, con il rosso costantemente presente, specie quando entra in scena Jack Hyde, quasi a voler simboleggiare il sangue che quest'individuo fara' scorrere a litri in scene da grand guignol assolutamente gratuite, come lo sono i continui nudi femminili e le scene di sado-maso e boondage presenti nel film, che faranno senz'altro la gioia degli spettatori piu' inclini al voyeurismo. Opera che vorrebbe essere trasgressiva e provocatoria, specie nei confronti della religione, ma che si rivela essere assolutamente banale, ripetitiva e senza il benche' minimo interesse. Le cose non vanno certo molto meglio per il suo protagonista. Se Perkins e' un convincente e sobrio dr. Jekyll, il suo Jack Hyde, volto sudato ed emaciato, occhi cerchiati di rosso e ciuffo in stile "manga", risulta tanto grottesco da sfiorare il ridicolo. Film inutile, superficiale ed evitabilissimo.
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