Il dottor Jekyll è uno stimato medico londinese che vive però in segreto delle sofferenze psichiche legate un trauma giovanile, quando il padre lo sorprese con una prostituta. La fretta di sperimentare un nuovo anestetico lo spinge a bruciare le tappe, facendosi lui stesso cavia. Sotto effetto della droga avviene in lui una vera e propria trasformazione: Da dr. Jekyll a mr. Hyde, un individuo diverso libero da ogni freno inibitorio e votato alla violenza.
Una dei peggiori lavori del francese Gérard Kikoïne, regista di pellicole hard che nella fase finale della carriera ha tentato - con risultati devastanti anche al botteghino - di affrancarsi dal genere per dedicarsi al mainstream. Facendo così rimpiangere i migliori set con Brigitte Lahaie ...
Londra. Fine del XIX° secolo. Il dott. Jekyll (Anthony Perkins), traumatizzato da una brutta esperienza infantile, da adulto è diventato un rinomato e abile chirurgo sposato alla bella Elisabeth (Glynis Barber). All'attività medica alterna quella scientifica, sperimentando su se stesso miscele di sostanze (compresa la cocaina) utili per ottenere un adeguato… leggi tutto
L'angolo del libro / 9
I due volti del terrore - La narrativa horror sul grande schermo (*****) di Michele Tetro e Roberto Azzara / Odoya
"Col sopravvenire della parola i…
Londra. Fine del XIX° secolo. Il dott. Jekyll (Anthony Perkins), traumatizzato da una brutta esperienza infantile, da adulto è diventato un rinomato e abile chirurgo sposato alla bella Elisabeth (Glynis Barber). All'attività medica alterna quella scientifica, sperimentando su se stesso miscele di sostanze (compresa la cocaina) utili per ottenere un adeguato…
Quante pellicole sono state realizzate tratte dal celeberrimo romanzo scritto da Robert Louis Stevenson e pubblicato nel 1886? Si parla di una settantina di titoli. Partendo dalle versioni mute, a quella del 1941 interpretata da Spencer Tracy, alle produzioni Hammer (un paio credo) tra cui una versione tutt'altro che disprezzabile diretta da Roy Ward Baker dove il dr. Jekyll a causa di un siero…
Da segnalare per qualche scena sexy carina e per qualche efferatezza a tinte abbastanza sanguinolente. Per il resto,abbastanza monotono e monocorde.voto.5.
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Una dei peggiori lavori del francese Gérard Kikoïne, regista di pellicole hard che nella fase finale della carriera ha tentato - con risultati devastanti anche al botteghino - di affrancarsi dal genere per dedicarsi al mainstream. Facendo così rimpiangere i migliori set con Brigitte Lahaie ...
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