Regia di Mario Mattòli vedi scheda film
Film non straordinario ma Totò che prende a ceffoni i leoni e li morsica in testa fa schiattare dal ridere.Straordinario nel finale come clown dove gli scappa una lacrima nella sua preghiera a Dio dove dichiara come deve essere un vero comico(gli pseudo comici di oggi dovrebbero vederlo e rivederlo per capire cosa vuol dire fare veramente il comico)
Più che una parodia del film di De Mille (1952), la pellicola è soprattutto un pretesto per permettere a Totò di esibirsi in alcuni dei suoi più grandi numeri da rivista. Tra il pubblico si riconoscono Aldo Fabrizi, la Mangano, Anthony Quinn e Carlo Croccolo. Primo esempio di Podelvision, ossia il cinema tridimensionale, della ditta Ponti-De Laurentis, ma fu un insuccesso anche perché in Italia c'erano appena dieci sale attrezzate. Degna di nota, comunque, l'amara “preghiera del clown” interpretata da un Totò molto intenso. Eccessivamente sottovalutato, è un film che andrebbe riscoperto.
Sceneggiano Monicelli,Maccari,Continenza e di Tuddo
Musiche circensi di Trovajoli
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