Regia di Marco Ferreri vedi scheda film
Osteggiato dalla censura, che ne fece allungare pure il titolo iniziale, più che "Ape regina" questo film avrebbe potuto benissimo chiamarsi "La mantide religiosa": una donna morigerata e illibata, subito dopo il matrimonio, diventa infatti un'autentica sanguisuga sessuale ai danni del povero (si fa per dire...) marito (l'ottimo Tognazzi che, per una volta, si trova in un inusuale ruolo di vittima sacrificale) fino a raggiungere l'agognata gravidanza. Ferreri, ad uno dei suoi primi film, realizza una critica molto incisiva del matrimonio (forse con una certa eccessiva fretta nel passare dalla prima parte che precede la gravidanza alla successiva "consunzione" del protagonista). Rimane comunque un valido spaccato di una società in parte ormai retaggio di un passato, anche se non così remoto (il parente prete con i suoi consigli, le vecchie zie bigotte, le cameriere accudenti). Particina per Riccardo Fellini, al suo ultimo film.
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