Regia di Marco Ferreri vedi scheda film
Una commedia nera caustica e pungente diretta dall'eterno provocatore iconoclasta del cinema italiano, Marco Ferreri. Il ritratto dell'istituzione matrimoniale è angosciante e il film sfrutta abilmente i toni grotteschi che diventeranno quasi un marchio di fabbrica di questo regista. Certamente vi è una diffusa misoginia (che tornerà anch'essa in altre opere come Dillinger è morto), ma tale da non risultare mai fastidiosa o offensiva. Ottimo il cast con un Tognazzi al massimo della sua forma (e infatti ebbe il Nastro d'argento come miglior attore) e una Vlady affascinante e molto adatta al ruolo (che vinse la Palma come migliore attrice al festival di Cannes). Nel cast di contorno, partecipazioni di Riccardo Fellini, fratello di Federico, e di Achille Maieroni en travesti, scelta decisamente insolita per il cinema dell'epoca. E' stato accostato a Divorzio all'italiana di Germi, uscito l'anno precedente : pur non avendo la felicità d'invenzione del film precedente e il suo perfetto equilibrio nella commistione di toni grotteschi e drammatici, il film di Ferreri è ancor oggi delizioso e decisamente al di sopra della media di tanti altri blandi prodotti satirici. Assurdi i guai con la censura, se visti col senno di poi. voto 8/10
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