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Un giorno come tanti

Regia di Jason Reitman vedi scheda film

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La recensione su Un giorno come tanti

di Utente rimosso (cinerubik)
8 stelle

Jason Reitman ha talento soprattutto nel trasporre sullo schermo i rapporti umani e le ferite che si aprono dai loro "strappi". Incantato dalla splendida prospettiva adolescenziale di JUNO e divertito dalle caratteristiche opposte e messe abilmente in "conflitto" dei protagonisti di TRA LE NUVOLE, m'imbatto, nella vetrina del videonoleggio in UN GIORNO COME TANTI (Labor day), attratto soprattutto dal cast "blasonato" da Josh Brolin e Kate Winslet. Il film, perlopiù sconosciuto al pubblico commerciale, non è uscito al cinema per via di intoppi burocratici e rinvii sciagurati sfociati nello "sbarco" diretto sul mercato Home Video. Il primo pensiero è che con simili attori protagonisti, un dramma mai sentito nominare, non può che essere un fiasco che tenta di "pezzare" le perdite con DVD e Blu Ray; ipotesi subito scacciata dalla mia regola ferrea che m'impone di non giudicare mai a prescindere e sottoporre SEMPRE l'oggetto di contesa al mio giudizio. Visione effettuata stamane con grande e piacevole soddisfazione. UN GIORNO COME TANTI deve il suo titolo (il vero titolo) Labor Day alla festività statunitense che ricorre ogni primo lunedì di settembre e che precede la riapertura delle scuole. Siamo appunto in questo giorno quando Adele (Kate Winslet), donna divorziata che la vita ha reso fragile e agorafobica, durante una delle sue rare "sortite" in pubblico insieme al figlio Henry, all'interno di un supermarket s'imbatte in Frank (Josh Brolin), un uomo ferito, appena evaso in seguito ad un'operazione di appendicite. L'uomo, dall'apparenza minacciosa, approfittando della loro debolezza, li intimidisce fino a convincerli a nasconderlo nella loro abitazione. Durante la sua permanenza la vita di Henry e Adele sarà completamente rivoluzionata. La triste routine che caratterizza da sempre la loro esistenza farà spazio a qualcosa di indelebile nella vita di tutti i giorni e nella personalità dei due. Anche la vita di Frank, dopo ch'egli avrà messo a nudo la propria identità, le proprie paure e i suoi punti deboli, cambierà per sempre. Un film scandito da una musica dal volume "soft" ma martellante in maniera adeguata al genere. La "corda" della tensione è sempre in stato di allerta nonostante i ritmi lenti (anche questo però non è un difetto). Raffinata la descrizione dei caratteri e delle "psicosi" affidata con successo agli sguardi e alla bravura della Winslet ed è proprio in questo che Reitman è maestro. Da un assioma della Scuola di Palo Alto si evince che tutto è comunicazione, anche i silenzi e madre e figlio, in questo film non trovano miglior modo di comunicare se non proprio attraverso tacite occhiate. Nel film sono presenti alcune scene divertenti, come (parallela alla vicenda principale) la scoperta della pubertà, da parte del tredicenne Henry, "spalleggiato" da un'esistenzialista teenager. Nella pellicola si ritagliano un piccolissimo spazio anche Tobey Maguire e James Van Der Beek. L'etichetta che globalmente può racchiudere tutta la vicenda è quella di DRAMMA SENTIMENTALE, ma non lasciatevi ingannare, non è un filmetto per romantici bensì uno spaccato di vita vulnerabile e più che mai umana, la conferma ulteriore dell'impossibilità di vivere in un mondo perfetto perché l'uomo, perfetto, non lo è. UN GIORNO COME TANTI avrebbe meritato quantomeno la distribuzione cinematografica in Italia, un paese dove (sigh!) il commercio è anche dittatura e il cinema ricercato viene ghettizzato nelle sempre più piccole sale d'essai o confinato nelle rassegne. Questioni di gusti, lo so, ma quanto ci perdiamo e quanto perde il cinema!

 

 

 

locandina

Un giorno come tanti (2013): locandina

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