Regia di Fabio Grassadonia, Antonio Piazza vedi scheda film
Opera prima per questi due registi italiani, in una coproduzione italo francese, vincitrice del premio della critica a Cannes 2013. Nientepopodimenoche. In realtà, mi pare che al di là di un certo stile, di una buona fotografia, di buoni attori di contorno, questa specie di "western" mafioso, girato a Palermo, non sia nulla di così interessante. L'attore principale ha le movenze e l'espressione di Van Damme e se apre bocca è anche peggio. L'attrice "miracolata" dal suo tocco, (triplo mah), è bravina ma pur'anche, se apre bocca, crolla miseramente. La trama è nulla, la lentezza è sovrana con lunghissimi movimenti di camera, che nel cercare di creare un certo pathos dopo un po' smarronano e annoiano. Un tentativo di cinema "altro" e "alto", a cui concedo l'onore delle armi, ma davvero 100 minuti sono troppi. Pare che l'idea sia nata da un corto: ecco, così doveva restare. Diciamo che c'è, comunque, del buono e chissà, se avranno la fortuna di poter girare un altro film, potremmo ritrovarci due nuovi interessanti cineasti.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta