Trama
Via Castellana Bandiera è una strada di Palermo stretta tra il mare e la montagna, talmente piccola che due automobili non riescono a passare contemporaneamente. Samira (Elena Cotta), un'anziana albanese trapiantata nella famiglia palermitana dei Calafiore, con la sua macchina ostruisce il passaggio all'auto con cui si muovono Rosa (Emma Dante), palermitana trapiantata a Milano per via delle incomprensioni con il padre, e la compagna milanese Clara (Alba Rohrwacher), arrivate in città per il matrimonio di un amico. Poiché né Samira né Rosa vogliono arretrare, tra le due automobiliste si scatena una disputa che attira le attenzioni di tutti gli abitanti della via, subito pronti a intervenire con le loro osservazioni. A far da intermediatore ci prova senza troppo successo il giovane Nicolò Calafiore, l'unico di cui Samira si fida, mentre tra gli astanti si aprono le scommesse su chi cederà per prima. Stanca di rimanere sotto al sole in una situazione per lei inconcepibile, Clara chiede a Nicolò di accompagnarla con il suo scooter in un giro per Palermo.
Approfondimento
VIA CASTELLANA BANDIERA: UN DUELLO TRA DUE DONNE
Opera prima di Emma Dante, nata a Palermo nel 1967 e affermata regista teatrale, Via Castellana Bandiera è tratto dall'omonimo romanzo scritto dalla stessa Dante, pubblicato da Rizzoli nel 2008 e trasformato in sceneggiatura con l'aiuto di Giorgio Vasta. Da sempre attenta ad esplorare il tema della famiglia e dell'emarginazione attraverso una poetiva di tensione e folli in cui non manca una punta di umorismo, Emma Dante ha accompagnato il film presentato in Concorso alla Mostra del cinema di Venezia 2013 con le seguenti brevi note di regia: «Via Castellana Bandiera è una strada dove due donne si sfidano. Il blocco di Rosa è mentale e l’ostruzione del quartiere una questione di principio. Chiunque potrebbe passare, superare la barriera ed essere libero ma nessuno lo fa. I legami diventano indissolubili, i patti infrangibili. Da un lato c’è l’entrata nella nassa dove vivono un partito, una società, una famiglia, dall’altro c’è Rosa, il suo amore in bilico e il precipizio in fondo alla via. Cardine è una donna anziana. Samira. Muta. Al di sopra di tutto. Come monolite. Come frangiflutto che si oppone alle correnti. Come geroglifico scalfito nella roccia. La sua tana è l’auto dove si è rifugiata. Per sempre. La vita non ha trama e via Castellana Bandiera è un pezzo di vita».
LA CITTÀ DI PALERMO PROTAGONISTA
L'indiscussa protagonista di Via Castellana Bandiera è la città di Palermo: il suo mare, monte Pellegrino, la piccola chiesa di San Ciro in Maredolce, capo San Gallo, Villa Igiea e il cimitero di Santa Maria dei Rotoli fanno la loro comparsa e affiancano la via eponima in cui si svolge il "duello" tra Samira e Rosa. Il tema della città, della sua implosione e del suo straordinario fascino, è quasi sempre stato al centro dei lavori della Dante, che - nonostante le tante difficoltà da affrontare nell'ambito del suo lavoro artistico - non ha mai voluto lasciare la sua natia Palermo.
Rimanendo fedele al capoluogo siculo, la regista ha voluto che la produzione di Via Castellana Bandiera coinvolgesse il più possibile la città e i suoi abitanti, girando nella vera via Castellana Bandiera, una strada strettissima a ridosso di monte Pellegrino in cui la Dante ha vissuto per molti anni. Lembo di via impercorribile da due automobili che procedono contemporaneamente in direzioni opposte, la via in Via Castellana Bandiera si "allarga" sempre più grazie al lavoro della scenografa Emita Frigato. Nonostante lo spettatore si renda conto di come la strada diventi sempre più ampia, i personaggi non vedono alcun cambiamento: per loro l'ostacolo esiste nella mente e non muoversi è una questione di principio.
Note
"Via Castellana Bandiera" è una sfida cinematografica coraggiosa e un film che (si) divide. Trova la peculiarità narrativa in una storia dannatamente universale, attacca la macchina da presa ai dettagli del corpo che lascia filtrare spiragli di paesaggio accidentale come in un documentario sulle ombre più nere dell’essere umano. Di contro, costruisce una scena/palco dove i cani randagi trovano la collocazione (in)naturale nei loculi vuoti del cimitero (quanta pietà sgranata, in tanta violenza sottesa). Fa traboccare il vaso della metafora necessaria quando indugia sulla via infine sgombra e la riempie di figure che entrano ed escono dal campo: proiettandoci verso un precipizio etico di cui non fornisce le misure, ma delinea marcatamente i contorni.
Trailer
Scrivi un commento breve (max 350 battute)
Attenzione se vuoi puoi scrivere una recensione vera e propria.
- Coppa Volpi miglior interprete femminile a Elena Cotta al Festival di Venezia 2013
Commenti (12) vedi tutti
Una delle migliori registe,se non la migliore che abbiamo....vedere le sue opere dopo questa per credere.!!!
commento di ezioEmma Dante porta l'organizzazione del tempo e dello spazio al cinema, facendo di una lite per una mera questione di precedenza stradale il motivo scatenante di una geografia dell'assurdo che mischia ottusa prepotenza e difesa orgogliosa della dignità offesa. L'idea è molto bella, ma visto con gli stilemi del cinema, non tutto funziona a dovere.
commento di Peppe ComuneÈ la storia di una lite per futili motivi, una baruffa rionale in Via Castellana Bandiera, a Palermo, per una questione di precedenza: quale delle due auto, che si stanno fronteggiando nella viuzza periferica del capoluogo siciliano, così stretta da consentire il passaggio di una sola vettura alla volta, indietreggerà per far passare l’altra?
leggi la recensione completa di laulillaWestern siciliano ha detto la regista, certo, ma metafora di due mondi opposti.
leggi la recensione completa di vjarkivEnnesimo film insulso recitato in un dialetto incomprensibile ai più.
commento di gruvierazUna sfida all'Ok Corral in cui a perdere è il senso di Comunità.
leggi la recensione completa di monsignoreSi aspetta ..... Si aspetta..... Si aspetta e non succede niente. Sono stati necessari i sottotitoli considerando il dialetto incomprensibile ai più.
commento di UgoCatone...una sfida tra due auto bloccate, una di fronte all'altra, in un vicolo palermitano. Non se ne esce!
leggi la recensione completa di fratellicaponePiccola sorpresa !
leggi la recensione completa di chribio1Esperimento non del tutto riuscito.Sicuramente manca qualcosa difficile da identificare. Ma seguire con attenzione il film risulta difficile...
commento di slim spaccabeccoE’ un film che indubbiamente ha dei meriti ed in esso, per il modo in cui non casualmente è stato concepito, ognuno può vedere quello che vuole ed interpretare ed estrapolare qualsiasi valore e proiezione alta, nobilitandolo. Personalmente però ho avuto l’impressione che l’obiettivo non sia stato conseguito ...
leggi la recensione completa di MaciknightSoldi e tempo buttati. Film senza capo nè coda di cui certo non si sentiva l'esigenza. Mi sembra che Venezia sia veramente scaduta…
commento di mariopiccolo