Regia di Bob Byington vedi scheda film
Surreale lo è di sicuro: difficile inquadrare altrimenti "Somebody up there likes me" di Bob Byington.
La storia è quella dell'intera vita di Max Youngman, che un giorno trova una valigia magica e misteriosa che in qualche modo non chiaro gli cambierà la vita. Ha una ex-moglie, che forse ama ancora, ma conquista quasi inconsapevolmente una collega cameriera, Lyla.
Passano gli anni - continueranno a passare per tutto il film, ma Max resterà immutato e immutabile per tutto il tempo, dentro e fuori - e la vita scorre con molti avvenimenti che paiono non scalfire mai il nostro protagonista.
Ci sono nuovi matrimoni e celebrati divorzi, tradimenti multipli e figli che crescono rapidamente, ma la sua apatia fastidiosa e irremovibile persiste. I consigli dell'amico e collega Sal (un Nick Offerman sempre puntuale e convincente) lo aiuteranno solo in parte.
Il protagonista di "Somebody up there likes me" è Keith Poulson, presenza costante della filmografia di Byington e qui magistralmente apatico; con lui la seconda moglie Jess Weixler (protagonista anni fa del mitico "Denti", in cui sfoggiava una vagina dentata...), la tata Stephanie Hunt (vista in "Californication" e "Friday night lights") e una bizzarra psicologa interretata da Megan Mullally (nella vita sposata con Offerman).
Forse troppo compiaciuto della sua stranezza e della sua intelligenza, il film è impreziosito da simpatiche animazioni e da una colonna sonora sicuramente troppo insistita ma anche pienamente orecchiabile.
Opera di interesse da parte di un regista da tenere d'occhio, "Somebody up there likes me" rimane un esperimento - nonostante le tante risate provocate - che convince solo a metà.
(http://newamericancomedy.blogspot.it/2012/08/somebody-up-there-likes-me-2012-di-bob.html)
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