Trama
Anne (Laine Mägi) lascia l'Estonia per trasferirsi a Parigi e prendersi cura di Frida (Jeanne Moreau), un'anziana estone emigrata in Francia da parecchio tempo. Molto presto Anne si rende conto di non essere la benvenuta. Tutto ciò che Frida desidera dalla vita è avere l'attenzione di Stéphane (Patrick Pineau), suo amante più giovane di lei. Stéphane, invece, desidera che Anne rimanga e si occupi di Frida, anche contro la sua volontà. In mezzo ad un conflitto tra due estranei, Anne deve trovare la sua strada e decidere cosa fare.
Approfondimento
A LADY IN PARIS: RELAZIONARSI CON LA VITA E LA MORTE
Frida, Anne e Stéphane, i tre protagonisti principali, incarnano le diverse sfaccettature del modo di relazionarsi con la vita, la vecchiaia e la morte. Frida, in particolar modo, è colei che, avvicinandosi anagraficamente più degli altri alla morte, comincia a sentire l'avvicinarsi dello scadere del suo tempo e rifiuta l'idea di dover morire. Il suo attaccamento alla vita la porta a sentir la necessità di avere una relazione con qualcuno. Arrivata a Parigi dall'Estonia prima della guerra, Frida ha sempre ricercato la libertà e la grande storia d'amore, tagliando ogni collegamento con il paese d'origine. Attraverso la relazione con Stéphane prima e con Anne dopo, Frida è chiamata a interrogarsi con ciò che lascerà dietro di sé nel momento in cui non sarà più sulla terra. Mentre Frida non ha più il potere di cambiare la propria vita, Anne e Stéphane possono invece tentare di dare un nuovo percorso alle proprie esistenze, anche se per Anne non sarà facile liberare Stéphane dall'influenza di Frida. Mentre Anne è interpretata dall'attrice estone Laine Mägi (che per l'occasione ha dovuto imparare il francese) e Stephàne dall'attore francese Patrick Pineau, a dar vita a Frida è Jeanne Moreau, attrice capace di portare intensità e una speciale fragilità a un personaggio anagraficamente a lei vicino.
PARIGI, LA CITTÀ DEI SOGNI
A Lady in Paris è anche un film su Parigi e su ciò che la capitale francese significa per uno straniero. Circondata da un'aura quasi magica e sospesa nel tempo, Parigi è la città in cui una persona può realizzare nuovi sogni e imbarcarsi in una sorta di viaggio di iniziazione. Appena arrivata, Anne ammira Frida e il modo in cui è divenuta una perfetta parigina. Nella sua piccola città in Estonia, Anne non avrebbe mai potuto cominciare un'altra storia d'amore e trasferirsi a Parigi per lei significa innanzitutto rinascere. Esplicita al riguardo è la scena in cui Anne ascolta Joe Dassin: il disco, che le fa ritornare alla mente i ricordi di una giovinezza a lungo dimenticata, sottolinea soprattutto il desiderio di iniziare una nuova vita differente dalla precedente e staccarsi dal passato. La vicenda raccontata in A Lady in Paris, inoltre, trae punto dalla storia personale della madre del regista Ilmar Raag. Negli anni Cinquanta, appena divorziata e sopraffatta da un senso di solitudine e vuoto, la donna decise di lasciare l'Estonia e la depressione sempre più incombente per trasferirsi a Parigi e prendersi cura di un'anziana signora estone. L'esperienza vissuta la cambiò profondamente e la fece rientrare in patria con uno spirito del tutto diverso.
PARIGI, TRA CARTOLINA E REALTÀ
Studente all'università di Tartu, sul finire degli anni Ottanta Ilmar Raag rimase colpito dalla visione di I favoriti della Luna di Otar Iosseliani e dal modo in cui il regista riuscì a cogliere lo spirito di Parigi, una città a lui straniera. Condividendo con Iosseliani il fatto di essere cresciuto al di là della Cortina di ferro, per il giovane Raag Parigi rappresentava una sorta di el dorado, impossibile quasi da raggiungere. Per questo motivo, durante le riprese di A Lady in Paris, il regista ha dovuto costantemente lottare contro il desiderio di filmare una Parigi "da cartolina", cercando di avvicinarsi il più possibile alla "vera" Parigi e di coniugare la sua visione da estone con quella dei francesi.
Note
Chi si dovesse aspettare una variazione sul tema di Quasi amici rischia di restare deluso. Tutto l’interesse di "A Lady in Paris" è per il personaggio di Frida che ha completamente rimosso la propria origine fino a non parlare più la lingua madre. Sul mistero di questa rimozione si poteva giocare il rapporto complicato tra le due protagoniste e la comunità baltica parigina, invece gli autori divagano tra siparietti sentimental-senili che permettono alla Diva Moreau di abbandonarsi a una performance attoriale non sempre misurata. Peccato: resta un film interessante ma ha il sapore dell’occasione perduta.
Trailer
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Commenti (2) vedi tutti
Un'occasione, offerta dallo streaming, per vedere ancora Jeanne Moreau, che, sebbene molto anziana e lontanissima dai film che ne avevano fatto un'icona indimenticabile del cinema di tutti i tempi, non delude.
leggi la recensione completa di laulillaFilm difficile e complicato ma studiato bene. Frida resta il personaggio principale e complicato, difficile da capire e da cogliere. Brava regista e bravi attori.
commento di sillaba