Regia di Edgar Marie vedi scheda film
"Le journe attendra" - il giorno attenderà - questo il titolo originale scelto dallo sceneggiatore Edgar Marie, qui al debutto alla regia. Milan (Olivier Marchal) e Victor (Jaques Gamblin) sono soci ed amici per la pelle, indebitati fino al midollo. Per estinguere il debito sono costretti a reinventarsi corrieri in un affare di droga in Messico, ma vengono presi e torturati dalla polizia, che li costringe a fare il nome del mandante, uno psicopatico di nome Serki, che una volta uscito di prigione cerca solo vendetta. E così i due sono costretti a tornare insieme per sfuggire nuovamente alla morte. Marie ci va pesantino, il film è duro , in linea con i recenti polizieschi francesi ( da "Une Nuit" a "Nuit Blanche", passando per "Gang Story" solo per nominarne alcuni) , quasi interamente girato di notte, tant'è che alcune scene (come quella della fuga nelle acque della Senna) mi hanno ricordato la solennità dei film di Michael Mann. Attraverso una girandola di colpi di scena lo spettatore viene catapultato nella mischia, grazie ad un ritmo sostenuto, ottime scene action, e ad una colonna sonora azzeccatissima , che spazia dal tradizionale rap di Down The Road di Tweek Unique (di culto la scena dell'impiego della vecchia Citroen) all'elettronica dei Moderat (ipnotico il pezzo "A New Error"). Un bell'esordio , che speriamo divenga conferma, per un poliziesco mai banale e godibilissimo. E poi c'è Olivier Marchal, uno che di strada se ne intende, fra le rughe del viso nasconde tutta la tristezza e la paura del caso, e si carica il film sulle spalle
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