A bordo di un aereo che dalla Spagna porta a Città del Messico, un gruppo molto variegato di persone si ritrova ad affrontare un pericolo imprevisto. Mentre il bizzarro personale di bordo tenta di mettere da parte i propri problemi personali per assistere i viaggiatori e i piloti tentano di risolvere al meglio la situazione, i passeggeri della prima classe di fronte alla possibilità degli ultimi minuti di vita hanno le reazioni più disparate, dando origine a un'insolita catarsi per scacciare l'idea della morte.
Note
Commedia sofisticata con iniezioni di sana volgarità madrilena, molto sesso spalmato anche in turistica, alcool a gogò e un finale in cui le sospensioni soffici del bianco potrebbero anche essere nuvole. Attori strepitosamente dediti alla causa del divertimento nella misura esemplare dei 90 minuti: consumate subito le apparizioni di Banderas e di Penélope, gli altri sono meno noti ma compongono un ensemble fantastico di coloratissima gioia di vivere.
Un film sull’incertezza del futuro: non un capolavoro, ma probabilmente una visione utile di questi tempi non molto allegri, poiché è un invito a non farsi prendere dallo sconforto e dalla depressione, ritrovando la voglia di vivere, in attesa di giorni migliori.
Almodovar riesce a creare una sorta di complicità fra regista e spettatore. In questo caso tale complicità serve a prendere lo spettatore per il sedere.
L'idea sembrava interessante ma il film non "decolla" mai.La trama non e' ben definita e le situazioni non sono cosi' coinvolgenti o divertenti da supplire l'assenza della trama.
Commedia sempre simpatica ma che diventa divertente solo in pochi episodi. Delude se si cerca un senso nella storia che non c'è; allieta se ci si accontenta dei rimandi di attualità conditi dall'auto prendersi per il culo tra ragazzacce.
Almodovar, con questo piccolo film del 2013 sembra aver ritrovato la verve dei tempi della Movida notturna lungo le strade di Madrid, quando, alla morte di Franco (1975), egli stesso frequentava “en travesti” gli ambienti underground della capitale e cominciava a girare con entusiasmo e intelligente vivacità i suoi film “scandalosi”, mettendo in scena… leggi tutto
Su un aereo che da Madrid vola verso Città del Messico si verifica un guasto ed è quindi necessario cercare un aeroporto che conceda al velivolo di atterrare. Nel lasso di tempo che segue veniamo a conoscenza della variegata, pittoresca umanità ospitata sul mezzo di trasporto.
Almodòvar, due anni dopo l'ispiratissimo 'La pelle che abito', firma un film che definirei… leggi tutto
Le uniche cose belle di questo film sono il titolo e Hugo Silva. Questa era l'opinione breve, ed ero tentato di lasciare solo quella. Quella più articolata (logorroica?) parte dal presupposto che gli elementi per fare di questo film una pellicola non geniale per carità ma carina sì, c'erano proprio tutti. C'era la storia tutto sommato divertente e c'erano alcune battute e gag che coi giusti… leggi tutto
Mica mi dispiacerebbe farmi un volo con la Peninsula, per i miei spostamenti verso la Spagna, soprattutto, anche se qui la destinazione finale è un’altra, il Messico. L’aereo è però costretto a girare intorno a Toledo per effettuare un atterraggio di emergenza, a causa di un carrello che non funziona. Ma queste sono quisquilie, vediamo un pò cosa succede a…
Almodovar, con questo piccolo film del 2013 sembra aver ritrovato la verve dei tempi della Movida notturna lungo le strade di Madrid, quando, alla morte di Franco (1975), egli stesso frequentava “en travesti” gli ambienti underground della capitale e cominciava a girare con entusiasmo e intelligente vivacità i suoi film “scandalosi”, mettendo in scena…
E’ chiaro fin dalle prime immagini, dall’impatto che quella fotografia ha con lo spettatore che Almodovar ci racconterà un film utilizzando il tono della soap-opera. Ad indicarcelo sono le tinte piatte e i colori pastello che la fanno da padrone in primis ma anche i dialoghi, privi di profondità o di un reale fatto argomentativo, in cui incappano tutti i…
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Commenti (9) vedi tutti
Boiata pazzesca. Che fine ha fatto il Grande Almòdovar?
commento di paoscaMa è un Film o una presa per i Fondelli ?!?! Cosa assurda e non finiva più ! voto.0.
commento di chribio1Un film sull’incertezza del futuro: non un capolavoro, ma probabilmente una visione utile di questi tempi non molto allegri, poiché è un invito a non farsi prendere dallo sconforto e dalla depressione, ritrovando la voglia di vivere, in attesa di giorni migliori.
leggi la recensione completa di laulillaAlmodovar riesce a creare una sorta di complicità fra regista e spettatore. In questo caso tale complicità serve a prendere lo spettatore per il sedere.
commento di putrellaL'idea sembrava interessante ma il film non "decolla" mai.La trama non e' ben definita e le situazioni non sono cosi' coinvolgenti o divertenti da supplire l'assenza della trama.
commento di Quentin99Inguardabile fesseria. Di film brutti e volgari Almodóvar ne aveva già realizzati, ma questa volta ha veramente superato se stesso.
commento di SebmasterNoioso… rassegniamoci: Almodovar non ha più niente di nuovo da dire/raccontare. Nei suoi ultimi 2 film ho stentato ad arrivare alla fine…
commento di tikidaVoto: 4 Tutta questa gayezza ha sfinito, e Almodovar non ha più ispirazione da un pezzo.
commento di mc 5Commedia sempre simpatica ma che diventa divertente solo in pochi episodi. Delude se si cerca un senso nella storia che non c'è; allieta se ci si accontenta dei rimandi di attualità conditi dall'auto prendersi per il culo tra ragazzacce.
commento di negro