Regia di Bruno Oliviero vedi scheda film
Un commissario della polizia milanese, rimasto da poco vedovo e con figlia problematica a carico, viene incaricato di indagare sull’omicidio di un noto imprenditore: la principale sospettata è la moglie, che era a conoscenza dei giri di minorenni frequentate dal marito e fingeva di non vedere. Un film moscio, senza inventiva, incapace di gestire la tensione e anche un po’ pretenzioso quando vuole ricalcare Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto: a un certo punto cerca di movimentare le cose slittando su diversi piani temporali, ma va a finire esattamente dove ci si aspetta. Silvio Orlando, perennemente corrucciato, è l’unico che se la cava; Giuseppe Battiston e Sandra Ceccarelli restano nell’ombra, sacrificati da una sceneggiatura piatta e da un minutaggio irrilevante (del resto è un film dalla durata brevissima); la ragazza tira gli schiaffi fin dalla sua prima apparizione. Per il regista Bruno Oliviero è un esordio poco incoraggiante.
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