Regia di Bruno Oliviero vedi scheda film
Se pensiamo al giallo in stile tradizionale, ebbene questo film non coglie il segno, anche se lo spettatore avra` diversi motivi per restare col fiato sospeso, non ultima la scena finale. Altrettanto se ragioniamo in stile Montalbano, perche` manca la verve del personaggio e le situazioni sono piuttosto drammatiche. Diventa invece un film psicologico, che si nutre di primi piani, degli sguardi dei personaggi, del silenzio assordante quando invece chiunque si sentirebbe di dire qualcosa. L`ispettore Monaco prima che poliziotto e` anche padre, ma la perdita della moglie Elena lo ha messo in ginocchio come uomo e come professionista oltre che aver scardinato il collante che teneva insieme la famiglia. Una bravata della figlia Linda, stupenda adolescente che vuole diventare donna ma si sente ancora una bambina abbandonata dalla madre, lo fara' riflettere sul suo ruolo di genitore, mentre sta lavorando ad un caso di omicidio di un noto industriale milanese noto per le sue passioni under 18 anni.
Un film intenso ed un`interessante opera prima, se e` vero che il regista Oliviero aveva all`attivo finora solo dei documentari.
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