Trama
Chétif è un adolescente sull'orlo della delinquenza, cresciuto solo dalla madre insieme al piccolo fratello Ilias. Per evitare che la situazione degeneri, la madre decide di inviarlo a vivere in casa degli zii in una città a lui sconosciuta e dove ancora vive il padre. Dagli zii, Chétif vive con suo cugino Thomas, ritorna a scuola e conosce Elodie, una ragazza con cui fa subito amicizia. Pressato dagli impegni scolastici e dalle cure della famiglia, Chétif si sente soffocato. Una sera minaccia di andarsene ma Thomas gli fa cambiare idea portandolo fuori e introducendolo nel mondo dei graffitari.
Approfondimento
VANDAL: NEL MONDO DEI GRAFFITARI FRANCESI
Diretto da Hélier Cisterne e scritto dal regista con Gilles Taurand e Katell Quillévéré, Vandal racconta la storia del quindicenne Chérif, adolescente inquieto che, mandato dalla madre a vivere dallo zio, scopre il mondo dei graffitari e dei graffiti. Descrivendo un'età inquieta in cui ambienti familiari, amicizie, primi amori e scuola diventano territorio di scontro, Vandal si concentra soprattutto sui sogni e sulle aspirazioni quotidiane che accompagnano Chérif. Grazie ai graffiti, una delle poche forme di cultura inventate e portate avanti dagli adolescenti, Chérif diventa ben presto una sorta di "supereroe", che colora la città sotto falso nome e che nasconde la propria identità per evitare di essere identificato, spingendo sempre più in là i propri limiti e sfidando le forze di polizia. Mentre i giovani e gli adolescenti protagonisti di Vandal sono interpretati da giovani attori esordienti o alle prime armi (Zinedine Benchenine, Chloé Lecerf ed Emile Berling), gli adulti hanno il volto di interpreti molto conosciuti come Marina Foïs, Ramzy, Jean-Marc Barr, Brigitte Sy, Corinne Masiero, Sophie Cattani, Isabelle Sadoyan e Sava Lolov, chiamati a portare in scena la distanza che intercorre tra una generazione di genitori e una di figli incapaci di comunicare tra loro.
Cherif e i graffitari Thomas e Vandal sembrano poi avere un rapporto particolare con i graffiti: per Thomas, tranquillo studente, i disegni sono un modo per soddisfare la sua esigenza di trasgressione; per Chérif rappresentano invece una valvola di sfogo per capire capire chi è e dove sta andando; per Vandal, infine, il graffito è tutto dato che del personaggio non se ne conosce l'identità, qualificandosi come una sorta di fantasma il cui destino sfugge a tutti. Chérif si adegua inoltre alle regole del mondo dei graffitari rispettandone la principale: non si prende il nome di un altro artista, a meno che questi non sia stato arrestato o sia morto per continuarne il lavoro. Chérif inizia a disegnare nell'ombra di Vandal e, metaforicamente, è un po' come se ne indossasse lo stesso costume da supereroe.
Alla realizzazione di Vandal ha collaborato il vero graffitaro Lokiss, realizzatore dei graffiti e dei murales dipinti dal personaggio di Vandal. Artista poliedrico, Lokiss è stato uno dei primi realizzatori francesi di graffiti negli anni Ottanta, ispirandosi spesso al lavoro del pittore František Kupka. Sul set, i giovani attori hanno anche potuto contare sull'aiuto di Pisco Logik e Orka, due graffitari (uno di Strasburgo e l'altro di Parigi) che, operanti sin dagli anni Novanta e facenti parte del gruppo di artisti El Cartel, condividono la passione per la cultura latino-americana e si ispirano all'arte dei murales cilena.
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