Regia di Richard Ayoade vedi scheda film
È davvero difficile credere che questo The double sia stato tratto da una novella di Dostoevskij. È, infatti, il racconto allucinato e cupissimo dello sdoppiamento di un impiegato "invisibile" (Eisenberg) che lavora in un ufficio da fantasia orwelliana, che si invaghisce di una addetta alle fotocopie (Wasikowska). Nel clima plumbeo del posto di lavoro, con larghe concessioni a una distopia dalle venature fantastiche, l'impiegato trova un suo doppio che è anche il suo opposto. Tanto lui è impacciato, legnoso e inviso ai colleghi, tanto l'altro è sicuro di sé, carismatico, capace di farsi valere in qualsiasi situazione. I due escogitano un piano per sostituirsi vicendevolmente, ma lo spettro del suicidio aleggia sull'intera vicenda.
Film imbarazzante, pretenzioso, giunto con tre anni di ritardo sul mercato dei dvd e opportunamente mai proposto in sala, Il sosia è la quintessenza della spocchia autoriale (siamo dalle parti del Terry Gilliam più allucinato) manovrata a colpi di grottesco, di inquadrature ricercate e di originalità a tutti costi, con esito fallimentare.
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