Regia di Jean-Pierre Jeunet vedi scheda film
Consumato dai sensi di colpa per la morte del gemello Layton in un tragico incidente, il geniale decenne T.S. (Tecumseh Sparrow) Spivet fugge dal natìo Montana per raggiungere Washington D.C. dove la macchina del moto (quasi) perpetuo da lui inventata dovrà ricevere un prestigioso premio dello Smithsonian Institution.
Compresso nel plot narrativo del romanzo di Reif Larsen The Selected Works of T.S. Spivet (in italiano Le Mappe dei Miei Sogni, Mondadori), il Favoloso Mondo del francese Jean-Pierre Jeunet stempera il suo surrealismo in una serie infinita (e un po' sfinente) di belle cartoline dalle mille Strade Blu della profonda provincia americana, con le quali raccontare un tutto sommato banale racconto di formazione e di elaborazione del lutto (con satira finale del mondo dei media che, con il resto del film, c'entra più o meno come i proverbiali cavoli a merenda). Buono il cast (con la solita apparizione di Dominique Pinon, feticcio del regista), molto bravi il giovanissimo protagonista e una dolente e svagata Helena Bonham Carter, ma non abbastanza da dare spessore a una pellicola che non ha molto da dire, se non premere furbescamente sul pedale della commozione facile.
Mezzo passo falso di un comunque grande regista: 5/10.
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