Regia di Valeria Bruni Tedeschi vedi scheda film
Questo film mi ha lasciata peplessa. Ho amato molto i protagonisti e i rispettivi personaggi, ma mi è rimasta una forte malinconia e un sottile senso di incompiutezza e insoddisfazione. Leggendo poi qualche recensione ho appreso i retroscena del film e ho capito che probabilmente la regista voleva anche un pò di questo : sdrammatizzare con il ridicolo, eccedere nella rappresentazione della sofferenza e della " mancanza " . . La brava Valeria Bruni Tedeschi racconta molto di sè, inserendo fatti autobiografici ( la morte del fratello più giovane per es ) e chiamando a recitare la propria madre nel ruolo di se stessa e Louis Garrel , suo ex compagno, nel ruolo del nuovo giovane amante di Louise. Tutto questo crea da un lato un clima di intimità e genuina verità, dove il dolore che si vede passa subito a toccarci il cuore e dall'altro crea sconcerto e lascia allibiti nelle scene rappresentative le nevrosi e gli eccessi della protagonista. Il finale tende ad un alito di speranza, quando il suo giovane amante, unico elemento di " leggerezza " nella vita di Louise, torna a cercarla con il sorriso.
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