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Un castello in Italia

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Regia di Valeria Bruni Tedeschi

Con Valeria Bruni Tedeschi, Filippo Timi, Louis Garrel, Marisa Borini, Xavier Beauvois, Céline Sallette, André Wilms, Marie Rivière... Vedi cast completo

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Trama

Negli anni Settanta una famiglia di borghesi, industriali italiani, è costretta dalle minacce delle Brigate Rosse ad abbandonare il loro castello sulle rive del Po per trasferirsi in Francia a Parigi. La freddezza dei rapporti familiari di quegli anni accompagna la crescita di Louise (Valeria Bruni Tedeschi), da sempre insofferente per le decisioni di un padre e di una madre impegnati a salvaguardare le loro carriere di imprenditore e artista. Dopo decenni di segreti familiari che emergono inaspettati e momenti di forte apprensione per la malattia che colpisce il fratello Ludovic (Filippo Timi), Louise farà i conti con i fantasmi del passato quando dovrà rientrare in Italia per la vendita del castello. L'incontro con Nathan (Louis Garrell) e la nascita del loro amore le permetteranno di riprendersi in mano i propri sogni e sperare in un futuro migliore.

Approfondimento

UN CASTELLO IN ITALIA: UNA STORIA DI FAMIGLIA

Un castello in Italia, terzo lungometraggio diretto dall'attrice e regista piemontese Valeria Bruni Tedeschi, racconta la storia di una famiglia per cui la vendita di un'importante casa (il castello del titolo) con i ricordi che custodisce rappresenta quasi la fine di un mondo e segna l'inizio di un altro. Nello scrivere la sceneggiatura del film (con Agnès De Sacy e Noémie Lvovsky), oltre che ispirarsi alle vicende private della propria famiglia (lasciando però fuori qualsiasi rimando alla sorella Carla Bruni), Valeria Bruni Tedeschi ha tenuto in considerazione il modello offerto da Il giardino dei ciliegi di Cechov, in cui un'aristocratica e la sua famiglia ritornano nella loro proprietà per riscattare un'ipoteca.Protagonista principale di Un castello in Italia è il personaggio di Louise che, interpretato dalla stessa Bruni Tedeschi, è chiamata a confrontarsi con il desiderio di sopravvivere al dolore del passato e alla solitudine che incombe sulla sua esistenza. Passato e futuro spingono Louise a fare i conti da una parte con il fidanzato Nathan (molto più giovane di lei e di differente classe sociale ma con cui condivide il mestiere di attore) e con il suo desiderio di maternità (con la decisione di ricorrere alla fecondazione in vitro), e dall'altra parte con il rapporto che la lega al fratello Ludovic, gravemente ammalato, e che ricorda quelli pericolosamente vicini tra fratello e sorella in Il giardino dei Finzi Contini di De Sica e Salto nel vuoto di Bellocchio.

Un castello in Italia, poi, per certi versi è anche un film di confessioni: Ludovic è malato di Aids e ciò per la prima volta permette a Valeria Bruni Tedeschi di affrontare apertamente lo shock legato alla malattia che nel 2006 causò la morte del fratello Virginio.

I PERSONAGGI PRINCIPALI

Riservando per sé la parte della protagonista Louise, per Un castello in Italia Valeria Bruni Tedeschi ha optato per un cast formato da attori francesi e italiani, rispettando la nazionalità delle persone reali a cui i loro personaggi sono ispirati. Il ruolo di Nathan è interpretato da Louis Garrel, vero compagno della Bruni Tedeschi per un paio di anni, così come ad impersonare la madre di Louise è Marisa Borini, vera madre della regista diretta dalla figlia per la terza volta dopo le esperienze in È più facile per un cammello... e Attrici. Ad interpretare Ludovic è invece Filippo Timi, che per la parte ha anche dovuto perdere diversi chili, mentre l'elegante Jeanne, fidanzata di Ludovic, ha il volto di Céline Sallette. Xavier Beauvois dà vita invece al personaggio di Serge, una sorta di giullare che con le sue verità - talvolta dolorose - permette agli altri personaggi di capire che cosa devono fare e come agire.

Oltre a piccoli ruoli di contorno affidati agli attori italiani Pippo Delbono e Silvio Orlando, Un castello in Italia conta anche su una piccola partecipazione dell'attore icona Omar Sharif, presente nella scena dell'asta a Londra.

Note

Tra le ansie, i desideri, i bilanci di una donna e di una classe si procede per compensi e scompensi affettivi (in girotondo amori e familiari riempiono e svuotano buchi emotivi, sublimano nascite e decessi, desideri incestuosi, sentimenti repressi). Il cortocircuito arte/esistenza sta tra il catartico e il taumaturgico e racconta lo stallo nevrotico di chi ha problemi con il proprio piccolo mondo dorato in decadenza mentre il mondo intorno, lontano dalla bambagia, è già decaduto. Una borghesia che sa degradarsi e deridersi nella commedia trash radical chic, ma non riesce a raccontare la tragedia, il dolore, nemmeno il proprio. Anche in questo difetto, in questa incapacità, c’è l’unico possibile valore del film: la sincerità.

Trailer

Commenti (2) vedi tutti

  • Ok Valeria Bruni Tedeschi (e ci mancherebbe ...) ma il tutto e' da sonno.voto.1.

    commento di chribio1
  • Deliziosa commedia amara, piena di echi personali della regista/interprete Valeria Bruni Tedeschi, frizzante, autentica, nevroticamente sincera e sinceramente nevrotica. Voto 7.

    commento di ezzo24
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EightAndHalf di EightAndHalf
8 stelle

Anche i ricchi piangono. Il vaso cinematografico di Valeria Bruni Tedeschi trabocca di attonita comicità, attonità perché generata da esistenze dense di contraddizioni, criticate, snobbate "di snobbismo", straordinariamente graffianti. Con un'ironia pungente e sarcastica (già a partire dal cognome della protagonista, la stessa Bruni Tedeschi rinominata "Rossi Levi", in riferimento a un… leggi tutto

5 recensioni positive

Recensioni

La recensione più votata delle sufficienti

LorCio di LorCio
6 stelle

Benché minimizzi continuamente, VBT sta conferendo alla sua opera da regista un tono sempre più personale, forse non autobiografico ma sicuramente affine all’autoritratto cubista in una dimensione impressionista. La scomposizione del sé di matrice cubista, ben evidente nei tre film girati dall’attrice e in particolare in questo ultimo prodotto, cammina… leggi tutto

7 recensioni sufficienti

Recensioni

La recensione più votata delle negative

mm40 di mm40
1 stelle

Una vecchia francese ha urgentemente bisogno di soldi; cerca così di convincere i due figli - maschio e femmina - a vendere un castello abbandonato decenni prima dalla famiglia, che si trova in Italia. Cominciano i litigi, momentaneamente sospesi quando il maschio muore fulminato dall'aids.   "Davvero ho visto questa roba?". Difficile uscire dalla visione di Un castello in Italia… leggi tutto

3 recensioni negative

2017
2017

Recensione

FactoryGirl di FactoryGirl
6 stelle

Questo film mi ha lasciata peplessa. Ho amato molto i protagonisti e i rispettivi personaggi, ma mi è rimasta una forte malinconia e un sottile senso di incompiutezza e insoddisfazione. Leggendo poi qualche recensione ho appreso i retroscena del film e ho capito che probabilmente la regista voleva anche un pò di questo : sdrammatizzare con il ridicolo, eccedere nella…

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Utile per 2 utenti
2015
2015

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mm40 di mm40
1 stelle

Una vecchia francese ha urgentemente bisogno di soldi; cerca così di convincere i due figli - maschio e femmina - a vendere un castello abbandonato decenni prima dalla famiglia, che si trova in Italia. Cominciano i litigi, momentaneamente sospesi quando il maschio muore fulminato dall'aids.   "Davvero ho visto questa roba?". Difficile uscire dalla visione di Un castello in Italia…

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ezio di ezio
5 stelle

Ormai trasferitesi a Parigi,i Rossi levi,per conservare il loro elevato standart di vita ,dovrebbero vendere la villa di Castagneto.Il figlio (Timi) e' malato di aids mentre la figlia (Tedeschi) cede alla corte di un giovane per restare incinta.Il terzo film della regista mescola suggestioni autobiografiche e invenzioni meta-cinematografiche,riflette con uno stile simpaticamente sghembo e a…

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Recensione
Utile per 1 utenti
2014
2014

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bertolt di bertolt
2 stelle

A tratti insopportabile, con i suoi birignao molto datati di una famiglia alto-borghese molto detestabile (anche perché vera), che in mezzo ai mali del mondo - e dell'Italia, e della Francia - si preoccupa essenzialmente della sorte del proprio castello. Dietro qualche debole ombra critica Valeria Bruni Tedeschi non riesce a nascondere un certo autocompiacimento, lei che gira film…

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Theophilus di Theophilus
2 stelle

UN CHÂTEAU EN ITALIE Un château en Italie o Un castello in Italia? Che sia questo il problema, il dilemma? Valeria Bruni Tedeschi, qui nel ruolo di regista (al suo terzo lungometraggio), di interprete del film e di se stessa non è né carne, né pesce. È semplicemente frammentaria, fuori schema e appare sempre nervosamente e affannosamente a disagio:…

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danceinthenight di danceinthenight
6 stelle

Da piccolino (stiamo parlando della prima elementare) ero il miglior amico della cugina dei tedeschi. La madre della mia amica è la sorella della madre di Carla (che in realtà è figlia di un altro padre anche se è stata riconosciuta come figlia dal nobile Bruni),Valeria e Virginio (morto di aids qualche tempo fa). Credo qualche volta di aver giocato anche con le due bruni-tedeschi prima…

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penelope68 di penelope68
8 stelle

A me e' piaciuta questa opera piena di ironia,verve e sentimento.Mi e' parsa vera,spontanea.La vicenda di Louise che tra solitudine e paura del futuro,vede un'occasione nel cambiare la sua vita nell' incontro con Nathan  giovane attore confuso,e' ricca di episodi divertenti e mai banali e fa trasparire davvero lo smarrimento e l'ansia di una donna in balia' degli eventi.Il rapporto stretto col…

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Utile per 1 utenti
2013
2013

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maghella di maghella
8 stelle

Faccio fatica a scrivere una opinione su questo film perché dovrei scindere due aspetti differenti che mi hanno colpito.   Il primo è quello riguardante la storia. Valeria Bruni Tedeschi racconta la sua storia, quella della sua famiglia, senza menzionare la sorella famosa, ma concentrandosi sulla figura del fratello e della madre. Louise è una donna di 43 anni, vive a Parigi, ex…

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Nel mese di novembre questo film ha ricevuto 7 voti
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alan smithee di alan smithee
8 stelle

Le Bruni Tedeschi (o anche solo Bruni) sono donne volitive, ambiziose, tenaci, perfettamente consce del proprio status economico-sociale, ma per nulla succubi o arrendevoli di fronte a nuove sfide o percorsi che una tenacia di fondo spinge loro ad intraprendere. Parlando di Valeria, che in fondo da sempre piu' ci interessa e che con questa opera altamente biografica giunge alla sua terza e…

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LorCio di LorCio
6 stelle

Benché minimizzi continuamente, VBT sta conferendo alla sua opera da regista un tono sempre più personale, forse non autobiografico ma sicuramente affine all’autoritratto cubista in una dimensione impressionista. La scomposizione del sé di matrice cubista, ben evidente nei tre film girati dall’attrice e in particolare in questo ultimo prodotto, cammina…

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nickoftime di nickoftime
8 stelle

Il cinema come terapia. Frequentatrice compulsiva di fragilità femminili, Valeria Bruni Tedeschi è stata vittima per lungo tempo del suo stesso talento, rimanendo incastrata nel clichè della donna con anima costretta a sopportare le conseguenze di una sensibilità votata alla sofferenza ed all'insoddisfazione. Una predisposizione che le aveva regalato la possibilità di recitare con registi…

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zombi di zombi
6 stelle

credo seriamente in quello che dico, quando dico che valeria bruni-tedeschi avrebbe le capacità di rinverdire una certa verve malincomica tipica di un'attrice come monica vitti. in una scena splendida, una delle più belle del film.... anzi, la più bella!, louise intraprende una contrattazione con la suora che sta davanti alla porta per potersi sedere sulla famosa sedia per poter rimanere…

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giancarlo visitilli di giancarlo visitilli
6 stelle

Anche i ricchi piangono. “Son stupidi e tirchi”. Possono avere un impero e “svenderlo per un tozzo di pane”. Un auto-assolvimento. E’ duro il perpetuarsi di alcune espressioni, nel nuovo film, dal gusto agrodolce, di Valeria Bruni Tedeschi, che riesce a mettere in centro quattro minuti di pellicola un’infinità di temi, dall’amore, alla famiglia, passando attraverso quello della…

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EightAndHalf di EightAndHalf
8 stelle

Anche i ricchi piangono. Il vaso cinematografico di Valeria Bruni Tedeschi trabocca di attonita comicità, attonità perché generata da esistenze dense di contraddizioni, criticate, snobbate "di snobbismo", straordinariamente graffianti. Con un'ironia pungente e sarcastica (già a partire dal cognome della protagonista, la stessa Bruni Tedeschi rinominata "Rossi Levi", in riferimento a un…

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FilmTv Rivista di FilmTv Rivista
6 stelle

Dopo È più facile per un cammello... e Attrici (da noi solo in dvd), la Bruni Tedeschi ritorna al ruolo da autrice. E recupera il diarismo satirico del primo?Moretti, mette in gioco se stessa, il suo personaggio pubblico, il suo contesto sociale, per raccontare criticamente quel che conosce. Così la storia di Luisa e della sua famiglia aristocratica ora in crisi si nutre dell’autobiografia…

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Recensione
Uscito nelle sale italiane il 28 ottobre 2013
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