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Adieu au langage - Addio al linguaggio

Regia di Jean-Luc Godard vedi scheda film

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La recensione su Adieu au langage - Addio al linguaggio

di steno79
7 stelle

Lo vidi all'epoca della sua uscita in Italia, nel 2014, e ne rimasi deluso, tanto da scriverne una severa stroncatura; mi ero ripromesso già allora di rivederlo e adesso ci sono riuscito, purtroppo ancora senza il 3D, e per quanto la mia opinione non sia cambiata in maniera radicale, ho deciso di riscrivere comunque la recensione. Penultimo film completato da Godard, "Adieu au language" appartiene alla sua fase matura in cui il regista franco-svizzero non girava più lungometraggi di finzione, ma i suoi cosiddetti "film essais", ovvero film saggi strutturati in maniera estremamente libera, senza trama, senza personaggi veri e propri, ma con immagini che procedono per accostamenti concettuali, piccole scene recitate da "non attori" che discutono su argomenti storici, filosofici, sui rapporti uomo/donna, sulla libertà e la costrizione, sulla perdita di senso che si avverte nel mondo contemporaneo, sulla funzione sempre più limitata del linguaggio per raggiungere un'autentica comunicazione ecc. Si tratta di un'opera che non ha paura di apparire fredda o cerebrale, che sfida lo spettatore su un terreno eminentemente intellettuale, ma che non può non essere definita coerente ad un modo di concepire il cinema che col passare degli anni è diventato sempre più elitario, ma comunque rigoroso, intransigente, sicuramente personale e guidato dall'occhio di un vero maestro della settima Arte. Purtroppo non ho potuto neanche ora vederlo in 3D e ormai credo sarà difficile, data la difficoltà nel reperirlo in tale formato, ma le immagini hanno un impatto cromatico ed estetico spesso abbagliante, che non può che essere amplificato dal formato tridimensionale. Non mancano nudità, provocazioni scatologiche alla Ferreri (le scorregge), piccoli sketch apparentemente fuori posto ed ermetici come quello su Mary Shelley, ma rimane un film inclassificabile, denso di riflessioni per lo più anti-moderniste, un'ora e dieci di cinema cubista alla Picasso che probabilmente va meditato con attenzione e certamente non stroncato alla leggera. Non tra i miei preferiti di Godard, in ogni caso. 

Voto 7/10

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