Trama
Paulette, una ex pasticciera ormai anziana, vive da sola in un fatiscente casermone popolare alla periferia di Parigi. Con la sola e magra pensione non riesce più ad arrivare a fine mese quando, osservando gli strani movimenti serali fuori dal suo palazzo, scopre il mondo degli spacciatori di cannabis e ha una brillante idea. Con il suo fiuto per gli affari e le sue capacità da cuoca, studia una maniera alternativa per rivendere la droga ma la sua inesperienza nel campo e volontà di strafare le provocano più di un guaio.
Approfondimento
PAULETTE: UNA COMMEDIA SOCIALE SULLA TERZA ETÀ
La storia al centro di Paulette è il risultato del corso di sceneggiatura e scrittura tenuto da Jérôme Enrico, presso l'ESEC, una scuola di cinema francese. L'idea di base, sviluppata proprio durante un laboratorio di scrittura, appartiene alla studentessa Bianca Olsen che, insieme ai colleghi Laurie Aubenal e Cyril Rambour, ha lavorato per un anno alla storia (in parte vera) di una vecchia signora che, vivendo in una grande città, si lancia nel commercio della cannabis per riuscire ad arrivare a fine mese, supportata da un gruppo di amiche di età compresa tra i 60 e gli 80 anni.
Modello di riferimento di Enrico e degli sceneggiatori è la commedia sociale italiana del secondo dopoguerra, con qualche spunto che ricorda il cinema di Ken Loach. In poche parole, Paulette si può riassumere come una commedia sociale sulla delinquenza di individui appartenenti alla terza età, in una società che spesso non lascia loro altra alternativa di vita: Paulette è odiosa e razzista perché spinta dalla solitudine e dall'insicurezza del mondo che la circonda. Il divertimento e i guai generati dal traffico di cannabis sono solo un escamotage per concentrare l'attenzione sulla precarietà e sull'isolamento conseguenti alla vecchiaia.
LA BANDA DI PAULETTE
Protagonista nel ruolo di Paulette è Bernadette Lafont, il cui nome è legato soprattutto alla Nouvelle Vague e a registi come François Truffaut, Claude Chabrol e Jean Eustache. All'età di 74 anni, la Lafont accetta di interpretare un personaggio che nasconde la cordialità e la gentilezza dietro la scontrosità di chi sa di non aver più nulla da perdere. Accanto a lei, si muovono un gruppo di giovani attori professionisti, con in testa Paco Boublard, impegnati a interpretare i membri della banda di spacciatori di città, e un trio di attrici dalla consolidata carriera come Françoise Bertin, Dominique Lavanant e Carmen Maura (fino alla fine in predicato per la parte di Paulette), prestatesi a rivestire i panni delle componenti della "banda" di Paulette. André Peverne interpreta invece la parte di Walter, un tombeur dotato di una certa classe e di un certo fascino e la cui divertente presenza permette di raccontare al meglio la trasformazione fisica e morale di Paulette. Per il personaggio di Walter, il regista Jérôme Enrico non ha fatto mistero di essersi ispirato a un suo zio.
Paulette, inoltre, ha anche una famiglia, con cui si relaziona con squisita tenerezza e senza mai barare o mentire. Ad interpretare la figlia Agnes, su cui ricadono molte responsabilità, è Axelle Lafont.
Note
A Marianne Faithful era andata paradossalmente meglio: in Irina Palm scopriva "il talento di una donna inglese" riciclandosi in una professione ben più umiliante, ma per un fine nobile come salvare la vita a suo nipote. Paulette è mossa unicamente da egoistico istinto di sopravvivenza, che ci regala momenti di sgradevole autentica cattiveria instillata dalla miseria dei bassifondi e che si trasforma in cialtronesca ansia d’accumulo per sciogliersi infine in un facile abbraccio tra l’ex megera e il suo prossimo.
Trailer
Scrivi un commento breve (max 350 battute)
Attenzione se vuoi puoi scrivere una recensione vera e propria.
Commenti (5) vedi tutti
Bello, divertentissimo e fa riflettere. Da vedere
commento di DelfinoDelfinofilm bellino,bellino,si puo'vedere tranquillamente
commento di polacmarFilm simpatico, anche se un po' troppo esagerato. L'idea é copiata da "L'erba di Grace", che mi é piaciuto di più.
commento di corradopfilm senza impegno con un ritmo veloce e tante situazioni esagerate. Finale simpatico. Brava Bernadette Lafont. Da vedere in una serata di pigrizia.
commento di nicelady55Un film gradevolemente dissacrante e delizioso. Recitato benissimo e con uno stile personale. Un'ottima scelta estiva.
commento di fefy