Regia di Sid Bennett vedi scheda film
La storia di The Lost Dinosaurs è stata pescata in un fiume, e non ci riesce difficile immaginare che qualcuno ce l’abbia volontariamente gettata. Chiuse in uno zainetto ben sigillato a bagno nelle acque congolesi, decine di videocassette documentano la rovinosa impresa di un gruppo di avventurieri non improvvisati: la spedizione organizzata dalla British Cryptozoological Society (per approfondimento rimandiamo al rituale sito internet imbastito ad hoc) ha raccolto immagini storicamente - e solo - rivoluzionarie per un totale di «oltre 100 ore di girato in alcun modo alterato», come afferma un’autorevole scritta destinata a essere presto smentita dai fatti. Più soporiferi che risibili, impressionati da punti di vista - letteralmente - incredibili: questo finto found footage è abbastanza sciatto da risultare inattendibile, ma non tanto audace da dimostrarsi consapevole. Tocca ammettere che certi “voli” dello script non lasciano indifferenti - la troupe s’imbatte per caso in uno stormo di pterodattili che da ere geologiche vive indisturbato 3 metri sopra il cielo -, ma i personaggi sfuggono a ogni tentativo di prospettiva. Il figlio adolescente bilancia la mancanza di attenzioni con l’ossessione tecnologica, che dovrebbe compensare la totale disattenzione umana di questa triste storia. Dove, brutalmente, ogni buco è risolto in uno stacco a nero e ogni conflitto appianato in una frettolosa confessione in macchina. Quando la attaccano al collo di una piccola creatura preistorica, ti pare quasi cinema.
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