Trama
La bella dottoressa Liz Draper (Natasha Loring) fa parte dell'equipaggio che accompagna Jonathan (Richard Dillane) e Luke Marchant (Matt Kane), un rinomato esploratore e il figlio quindicenne, in una spedizione in Africa, nella giungla del Congo. Con una troupe televisiva al seguito, devono mettersi sulle tracce del Mokele Mbembe, una mitologica creatura che secondo molte testimonianze vive nella zona. L'elicottero su cui viaggiano però cade nella giungla e, armato di sole telecamere, il gruppo va incontro a un inatteso incontro. La zona è popolata da una colonia di dinosauri sopravvissuti all'estinzione di 65 milioni di anni primi e il gruppo si ritrova costretto a tentare di sopravvivere a una lunga sequenza di attacchi da parte delle bestie più feroci che abbiano mai messo piede sulla Terra. Come testimonianza di ciò che avviene, resteranno solo i loro filmati.
Approfondimento
THE LOST DINOSAURS: UN FINTO DOCUMENTARIO
Per il regista Sid Bennett lavorare con i dinosauri è ormai quasi familiare, dopo aver diretto Prehistoric Park per la ITV e prodotto Walking with Dinosaurs per la BBC, due serie di documentari che coniugavano materiale scientifico e uso delle immagini ricostruite al computer per appassionare gli spettatori. Allontanandosi dalla divulgazione, ha pensato di usare quanto imparato negli anni per costruire quello che definisce un "thriller presistorico" in cui un gruppo di persone del Terzo Millennio si incontra e scontra con creature che popolano una zona remota della Terra da oltre 65 milioni di anni. Nonostante a prima vista la presenza dei giganteschi dinosauri possa ricordare Jurassic Park di Steven Spielberg, Bennett ricorre ai nuovi linguaggi cinematografici per differenziarsene e gira la sua storia affidandosi all'escamotage del found footage, provando ad allargare il target di riferimento. Se in film come The Blair Witch Project o Cloverfield protagonisti sono quasi sempre adolescenti o giovani ragazzi e le riprese traballanti - quasi sempre effettuate con una sola camera digitale a mano - si susseguono freneticamente, in The Lost Dinosaurs invece troviamo un gruppo eterogeneo di individui e le riprese sono realizzate in maniera molto professionale, restituendo l'idea che facciano parte delle reali inquadrature per il documentario d'alto profilo che la troupe televisiva al centro del racconto sta realizzando con diverse piccole camere. L'uso di diverse telecamere permette al regista di avere diverse angolazioni della stessa scena e di limitare le immagini traballanti ai soli momenti in cui l'intero gruppo è costretto alla fuga a gambe levate.
IL MOKELE MBEMBE
Dopo aver deciso il formato con il quale avrebbe girato il suo primo lungometraggio e immaginato a grandi linee l'idea di un viaggio nella natura finito male, Bennett comincia a concentrarsi sul come rendere credibile una storia che coinvolgesse anche i dinosauri. Considerando le varie e vere storie di moderni esploratori che partono alla ricerca di creature mitologiche (yeti, mostri lacustri o marini, sirene) nei luoghi più disparati del pianeta, Bennett racconta della ricerca del Mokele Mbembe nella giungla del Congo. Nella storia di cui Bennett è anche sceneggiatore, il Mokele Mbembe è una sorta di mostro di Lochness africano, descritto come qualcosa che potrebbe veramente esistere in uno dei luoghi più inaccessibili al mondo. A certificare la quasi mitica esistenza di questi animali leggendari sono i resoconti di alcuni missionari di inizio Novecento e gli sporadici avvistamenti degli abitanti dei villaggi della zona, impauriti dalle loro dimensioni e dalla loro presunta aggressività. Nonostante esistano delle discrepanze sul loro aspetto, tutte le testimonianze concordano nel ritenere che si tratta infatti delle creature più spaventose che popolino la giungla. I Mokele Mbembe, nonostante sembrino il frutto della mente del regista, sono a oggi le creature più ricercate da diverse spedizioni di criptozoologi, intenzionati a certificare la loro reale esistenza o tracce del loro passaggio nel continente africano.
I DINOSAURI
In The Lost Dinosaurs i criptozoologi protagonisti e la troupe di documentaristi si aspettano di vedere qualcosa ma quello che trovano in realtà è molto differente dalla loro idea di partenza. L'elicottero su cui viaggiano, infatti, dopo lo scontro con un'enorme creatura volante precipita nel cuore della giungla, in un paesaggio primordiale in cui vivono animali di altri tempi e luoghi, affamati mostri preistorici che non esitano ad attaccarli. Bennett nel creare i dinosauri ha fatto affidamento ad approfondite ricerche scientifiche ma, poiché si tratta di animali vissuti oltre 65 milioni di anni fa, il regista ha immaginato dei cambiamenti frutto di una possibile evoluzione. Ad esempio, la creatura volante che abbatte l'aereo è ispirata dallo jeholottero, specie di dinosauro che sin dalla scoperta dei suoi resti fossili ha solleticato anche la fantasia dei paleontologi sulla possibilità che si trattasse di un animale vampiro. Di conseguenza, quando lo jeholottero attacca gli umani, Sinnett lo ha immaginato comportarsi come i più famosi vampiri della tradizione, lanciandolo verso il collo delle vittime, facendolo divenire una creatura per lo più notturna e dotandolo di una speciale membrana dentro cui può scivolare e nascondersi. Non tutti i dinosauri presenti nel film sono però cattivi e aggressivi. Basandosi sempre sulle evidenze delle ricerche fossili, Bennett per la creazione degli animali che i personaggi chiamano Crypto si è rifatto al lesotosauro, considerato come l'esemplare dotato di maggiori doti intellettive e che l'eventuale evoluzione immaginata dal regista avrebbe reso ancora più intelligente ed empatico verso il genere umano.
GLI ESPLORATORI
Mentre la presenza dei dinosauri assicura alla storia il pieno di paura e azione, la narrazione si concentra soprattutto sull'evolversi del rapporto tra un padre e il figlio, l'esploratore Jonathan e lo studente Luke interpretati da Richard Dillane e Matt Kane. Quindicenne, Luke sta vivendo quella fase della vita in cui comincia a rifiutare di obbedire all'autorità del padre, nonostante ne ricerchi a fatica le attenzioni e l'affetto. Jonathan, invece, è un esploratore della vecchia scuola, accademico ma anche uomo d'azione (lontano però dall'essere un emulo di Indiana Jones). Il conflitto tra i due cresce in maniera esponenziale durante tutta la prima parte del film: Jonathan non ha infatti ancora realizzato che Luke non è più un bambino e che ha competenze e abilità che a lui invece mancano. Dopo che l'elicottero precipita, la capacità di Luke di destreggiarsi con la tecnologia però diventa essenziale alla sopravvivenza del gruppo. Il cambiamento del rapporto tra padre e figlio ha effetti che ricadono anche su Charlie, il braccio destro di Jonathan interpretato da Peter Brooke, e sul resto della squadra. Charlie è un uomo molto ambizioso a cui non è mai andato giù che Jonathan si sia sempre preso il merito di ogni scoperta fatta assieme, lasciandolo a vivere nell'ombra. Man mano che la presenza dei dinosauri si fa più pericolosa, in Charlie matura l'idea di tornare indietro per primo e raccontare al mondo intero l'eccezionale scoperta, divenendo così lo scienziato più famoso del pianeta. Ciò ovviamente sarà causa di problemi di ogni tipo per il resto del gruppo.
Mentre i tre attori principali sono inglesi, per il resto del cast Bennett ha scelto quattro attori - Abena Ayivor, André Weiderman, Natasha Loring e Stephen Jennings - del Sudafrica. Le riprese sono andate avanti per cinque settimane in tre differenti location: nella Wild Coast, una zona rurale rimasta intatta negli ultimi cento anni vicino Port Saint Johns a sud di Durban, nell'area di Plettenberg Bay, una zona fluviale, e nella città di Cape Town.
Note
Più soporiferi che risibili, impressionati da punti di vista - letteralmente - incredibili: questo finto found footage è abbastanza sciatto da risultare inattendibile, ma non tanto audace da dimostrarsi consapevole. Tocca ammettere che certi “voli” dello script non lasciano indifferenti, ma i personaggi sfuggono a ogni tentativo di prospettiva.
Trailer
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Commenti (5) vedi tutti
Jurassic park, ma i dinosauri questa volta non sono stati riportati in vita ricostruendo il DNA. I dinosauri "esistono" e vengono trovati durante una spedizione in Congo... Film per ragazzi, loro magari si possono anche divertire. voto 4
leggi la recensione completa di filmistaIl film non era neanche malaccio, ma ne ho le scatole piene di riprese da giramento di testa- voto 1
commento di GikoGomezSi arriva quasi a dover rimpiangere L'Asylum, qualcosa forse non va....
leggi la recensione completa di LucaJazz94Inutile mockumentary assai ingenuo ...
leggi la recensione completa di daniele64Secondo delle leggende mostruose creature preistoriche vivono ancora nelle foreste del Congo. Una spedizione di studiosi si reca sul posto per cercare di scoprire la verità.
leggi la recensione completa di Fanny Sally