Regia di Paulo Rocha vedi scheda film
In una lunga chiacchierata con Paulo Rocha, il regista Manoel de Oliveira racconta la sua vita, la sua carriera e le sue passioni.
Dagli esordi come attore nel cinema muto alla lunghissima produzione registica (che peraltro lo vedrà sconfinare nel ventunesimo secolo e firmare lungometraggi anche oltre il secolo di età); dalla passione per la fotografia a quella per il suo Paese, il Portogallo, fino al mistero che per lui rappresenta la donna: Manoel de Oliveira si racconta, parla della sua vita e della sua arte, in questo documentario girato dal collega Paulo Rocha. È una testimonianza pressoché unica poiché il carattere schivo di de Oliveira non lo ha mai voluto al centro dei riflettori, o comunque non per un secondo più del dovuto; una testimonianza inoltre diretta e portataci dallo stesso cineasta ottuagenario (classe 1908), che per una volta si dilunga e con piacere in argomenti autobiografici, comparendo di persona. Un'ora tonda di durata, francamente troppo poco per la legittima curiosità creatasi attorno a un autore tanto prolifico e tanto peculiare; comunque sufficiente, data la massima attendibilità delle dichiarazioni e la buona serie di aneddoti. In particolare risulta gradita la scelta di soffermarsi sugli esordi cinematografici, quasi casuali, di de Oliveira, e su tutta la prima parte della sua produzione, quella meno nota al grande pubblico; ed è proprio durante le riprese di questo Oliveira l'architetto che Rocha annuncia al collega il ritrovamento della pellicola di un suo vecchio corto, Miramar praia das rosas. 6,5/10.
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