Regia di Jacques Deray vedi scheda film
Film d'interpreti, di erotismo, anzi di una progressione erotica possessiva con un Delon robotico e una Schneider impressionante e generosa.
Il gioco è a 4: fra passioni, incomunicabilità e frustrazioni dove Deray impone (e ci fa subire...) un ritmo lento per risaltare l'eros di fondo ma anche le ineluttabili linee attrattive che trasformano una trama dai risvolti psicologici-intimisti in un dramma passionale con annessa tragedia addirittura thriller. Purtroppo dopo un inzio memorabile per tensione erotica si scivola velocemente nel disinteresse. 1968, La Piscina è un film un po' datato però ancora capace di eccitare e di trasmettere quello stato di confusione post utopia/mito dell'amore libero della fine dei 60. Un'istantanea penetrante dell'incompatibilità e relativo 'assestamento' della rivoluzione sessuale dopo l'impatto devastante contro gli schemi sociali e morali della civiltà occidentale. Dunque come al solito Eros e Thanatos, fra borghesi annoiati e frustrati in corpi perfetti (il cast è il jolly di questa produzione): Romy da sincope per bellezza e naturalezza sexy, Jane teen infuocata, Alain belloccio tormentato e imbalsamato... Imperfetto, noiosetto ma comunque da vedere.
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