Regia di Nicolas Vanier vedi scheda film
Primo episodio che ha il sapore del pilota di una serie di successivi film incentrati sulle figure di un piccolo bambino francese e del suo cagnolone trovatello, una sorta di pastore maremmano. Ispirazione narrativa, dai racconti di Cecile Aubry, anche se un pubblico della generazione dello scrivente non può che pensare subito all'omonimo cartone giapponese anni '80 conosciuto anche come Jolie, il Cane Fedele. Eccezionale messa in scena, resa straordinaria dalle bellissime location, innevate e non, delle Alpi sul confine tra Francia e Svizzera durante il periodo della seconda guerra mondiale. Il plot ricorda non poco le tematiche e gli sviluppi dei celebri romanzi di Jack London con i vari Zanna Bianca e Il Richiamo della Foresta (il tema del cane randagio, braccato dai cacciatori perché ritenuto pericoloso, che viene redento da un bimbo per il quale si trasforma persino in salvatore di pecore, uomini e, addirittura, guida per gli ebrei in fuga dai nazisti). Si respira però anche un taglio registico alla Jean Jacques Annaud, penso a L'Orso, soprattutto per come Nicolas Vanier esalta le componenti faunistiche (interminabile campionario di animali autoctoni con stambecchi, camosci, lupi, cinghiali, aquile, trote, pecore, mucche e chi più ne ha più ne metta) e ambientali. La sceneggiatura non è molto quadrata, da quasi l'impressione di delineare personaggi e caratterizzazioni in vista di potenziali sequel (uno, infatti, uscirà due anni dopo questo intitolato Belle & Sebastien - L'Avventura Continua). Il film, pertanto, non ha una vera fine. Tutto ruota su due sottotrame: la prima è quella del cane-bestia sospettato di ammazzare le pecore dei contadini e quindi da uccidere; la seconda quella dei clandestini ebrei che vengono condotti, sulle montagne, dagli indigeni per sconfinare in Svizzera e aggirare i controlli dei nazisti. Buone le interpretazioni, specie quelle deglli animali con Belle che viene caratterizzata come un uomo. Grandi spruzzate melò infarcite di momenti strappa lacrime che inteneriranno gli animi più sensibili (dalle difficoltà del cane al passato del suo piccolo padroncino) e i bambini. Indirizzato a un pubblico di ampio ventaglio, specie i più piccoli. Carino, ma non innovativo. Belle le musiche con romantico e un po' triste testo in francese.
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