Regia di Nicolas Vanier vedi scheda film
C’era una volta un mondo che non era un posto sicuro. C’era una volta la nostra infanzia. Noi “ragazzi” entrati negli ‘anta, eravamo abituati ad un mondo diverso da questo, con meno regole e con tante meno paure. I film di allora rispecchiavano quel mondo e quel modo di intendere la crescita. A cominciare dai violenti eroi animati che facevano capolino dallo schermo di mamma tv, fino ai film che hanno forgiato i nostri muscoli e i nostri giochi, pellicole che rivendicavano un modo sano di intrattenere e far crescere, senza ipocrisie e buonismo, ma pregni di quel senso di imminente pericolo e di scampata sventura che tanto ci erano care allora come oggi. Addomesticati da un intrattenimento per l’infanzia fin troppo schematico e prevedibile (fatte le debite pixariane eccezioni), pronti a servire ai propri pargoli un divertimento zero rischi e pieno di ridicolaggini, abbiamo dimenticato che cosa significhi veramente crescere, quanto sia in realtà difficile, aspro, duro e a volte tutt’altro che divertente. Soprattutto nel cinema che potremmo definire d’avventura, quello che non si rivolge ai piccolissimi, il divario è netto, l’etica dell’impresa e l’onore del pericolo, hanno ceduto il passo a mosce storie d’amore e blande riflessioni sullo stato del pianeta. Belle & Sebatien arriva fuori contesto e fuori tempo massimo, riportando indietro l’orologio di almeno vent’anni, restituendoci lo sguardo su di un mondo che credevamo di aver smarrito per sempre. Immerso in una natura meravigliosa ed abitato da esseri viventi (umani e non) per una volta più veri del vero, Belle & Sebastien racconta l’amicizia, la crescita e soprattutto il rispetto che è dovuto all’ipnotico universo ambientale ed animale che mette in scena, senza dimenticarsi mai dei piccoli spettatori a cui è rivolto. Se da un lato è vero che la pellicola è ambientata nel bel mezzo del secondo conflitto mondiale, dall’altro è impossibile non notare che questo resta sullo sfondo, regalando corpo e mordente ad una vicenda che da sola avrebbe probabilmente ceduto il passo ad una semplice agiografia a quattro zampe. Così come appare invece, il film si presenta come un’avventura per bambini e ragazzi d’altri tempi, forse più consapevoli delle storture dell’animo umano. Mentre i suoi paesaggi e suoi silenzi riempiono il cuore di chi guarda, Belle & Sebastien resta attaccato agli occhi, sussurrando domande ed istallando dubbi, facendoci l’enorme favore di non considerare i nostri figli come dei minus habens, ma regalando loro il privilegio di uscire dalla sala più cresciuti, più curiosi e più vivi.
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