Regia di M. Night Shyamalan vedi scheda film
Emerge a tratti il mestiere di Shyamalan in questa avventura che si lascia guardare
Massacrato un po' dappertutto (anche qui sul sito) da una marea di fenomeni , "After Earth" rimane un film incompreso, fuoriero del talento fuori dal comune del proprio regista.
Sprazzi di grande cinema affiorano a corrente alternata, in questa operazione su commissione che è anche la prova più teorica del regista indiano, che concepisce un altro luogo , un altro "dove" in cui tutto si riduce ad una questione di sguardo: quello del padre ( Will Smith) che adotta letteralmente la visuale del figlio ( Jaden Smith) attraverso un percorso di formazione/salvezza che recupera il rapporto fra loro, fino ad allora gestito non come padre/figlio ma come comandante/ recluta.
Purtroppo il film, al netto di alcune trovate davvero interessanti , naviga in territori già battuti, a deludere è la sceneggiatura un po' piatta. D'altro canto il mestiere di Shyamalan si vede se parliamo di atmosfere , visivamente appaganti.
Comunque l'illusione più grande di Shyamalan è quella di credere che noi umani su un altra casa faremmo meglio che sulla terra: probabilmente rovineremmo qualsiasi pianeta dell'universo.
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