Regia di M. Night Shyamalan vedi scheda film
È sulle opere su commissione che si misura il valore di un cineasta. After Earth è il film delle prime volte. Primo lavoro in digitale e prima sceneggiatura non originale accettata dal regista. Romanzo di formazione in chiave di avventura iniziatica survivalista, vede Jaden e Will Smith alle prese con una disperata missione di salvataggio su quella che una volta fu la Terra ridotta ormai a una foresta letale. In quello che essenzialmente è un vanity project di Will Smith, Shyamalan riafferma la propria poetica. Dalla presenza epifanica degli elementi (After Earth è il film della terra dopo l’aria dell’ultimo dominatore e l’acqua di Lady in the Water), alla centralità del processo creativo che permette alle storie di essere raccontate (la mitopoiesi). Ossessionato dall’immagine fondativa, Shyamalan mette in scena l’origine del mondo come un set: il “padre” Will Smith che orienta i passi del “figlio”. Regista in grado di commuovere filmando le foglie che si chiudono in vista del gelo notturno, Shyamalan pensa al Moby Dick di Melville e riafferma il primato di una natura minacciosa come in E venne il giorno. Opera schiettamente teorica, After Earth è pura regia. Quindi: piuttosto che incolpare il regista del presunto fallimento del film, sarebbe il caso di pensare a Shyamalan come al vero salvatore di After Earth, che in altre mani si sarebbe rivelato senz’altro meno appassionante.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta