Regia di M. Night Shyamalan vedi scheda film
Solito film alla M Night Shyamalan: visivamente accattivante, buona idea di partenza, ma sviluppo di trama abbozzato e colmo di vuoti narrativi. Gli uomini hanno abbandonato la terra (non si spiega il perchè), sebbene questa sia del tutto inospitale, per vivere in giro per lo spazio. Un giorno, in seguito a un incidente, un'astronave precipita attraverso una serie di portali dimensionali (!?) proprio sulla terra. Ne viene fuori un point to Point di formazione in salsa survival, che segna il passaggio dall'adolescenza all'età adulta di un ragazzino che brama di ripercorrere le gesta del padre (un generale). Il viaggio e l'incidente saranno infatti l'occasione per rendere più umano e meno formale il rapporto tra padre e figlio. Spiccano i molti combattimenti (in cgi) tra animali funzionali a sottolineare l'aggressività della natura tanto che avrebbero fatto la gioia di Ligabue (il pittore), gli effetti speciali e una buona messa in scena. La storia è debole, poco originale e non si lascia ricordare nel tempo per carenza di spunti riflessivi. Ennesimo mezzo passo falso di Shyamalan, regista bravo ma che di rado si applica quanto potrebbe.
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